Il servizio sanitario nazionale britannico ha annunciato che un gruppo selezionato di pazienti con Retinite Pigmentosa in uno stadio ormai avanzato della malattia, e che hanno perciò perso la vista, potrà avere accesso al trattamento con Argus II, il primo e solo trattamento al mondo utilizzato per tale grave condizione. Sono previsti due centri per l’impianto della protesi retinica: il Manchester Royal Eye Hospital e il London’s Moorfields Eye Hospital, rispettivamente nel Nord e nel Sud dell’Inghilterra. Gli ospedali e Second Sight forniranno anche servizi di follow-up, riabilitazione e supporto ai pazienti che riceveranno l’impianto. Argus II sarà finanziato tramite il programma CtE (Commissioning through Evaluation), un sistema specificatamente sviluppato per trattamenti che risultano particolarmente promettenti. Al tempo stesso verranno raccolti nuovi dati osservazionali e sull’esperienza dei pazienti attraverso un programma di valutazione formale. Argus II viene già rimborsato nell’ambito di un analogo programma di “rimborso con raccolta delle evidenze” in Francia, denominato “Forfait Innovation”.
Il prof. Paulo Stanga, del Manchester Royal Eye Hospital, University of Manchester and Manchester Vision Regeneration (MVR) Lab presso la struttura NIHR/Wellcome Trust Manchester Clinical Research Facility, che ha svolto un ruolo cruciale nel consentire a pazienti di avvalersi dell’”occhio bionico” presso il servizio sanitario nazionale, ha così commentato: “Sono felice che la nostra ricerca pionieristica abbia fornito le evidenze a sostegno della decisione, da parte del servizio sanitario nazionale britannico, di finanziare per la prima volta l’’occhio bionico’. Ho potuto osservare in prima persona i vantaggi che questa tecnologia ha offerto a pazienti che soffrendo di RP in uno stadio avanzato, sono completamente ciechi; sono vantaggi che possono cambiare la vita. Viviamo in un mondo in cui il senso della vista non è mai stato così prezioso, è perciò una grande conquista per una persona completamente cieca recuperare parzialmente il senso della vista; è un’affermazione della vita stessa. Si tratta di una decisione fantastica. E per le famiglie dei pazienti, rappresenta anche un trattamento che migliora la qualità della vita, poiché può comportare un grado di dipendenza inferiore per i loro cari.” Argus II è stato impiantato in Italia per la prima volta nel 2011 dal prof. Stanislao Rizzo, ora primario di oftalmologia al Careggi di Firenze, e in seguito assunto come terapia anche a Camposampiero dal dott. Marzio Chizzolini e al S. Paolo di Milano grazie al dott. Fabio Patelli.