Le epatiti virali rappresentano ancora oggi una delle principali sfide per la Sanità Pubblica. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 80 milioni di persone convivono con l’epatite C (hepatitis C virus, HCV), pari all’1,1% della popolazione mondiale; in Italia, si stima che circa 300mila individui ne siano portatori inconsapevoli. La mancata consapevolezza di questa condizione cronica può portare a conseguenze gravi, e talvolta fatali, come lo sviluppo di tumori di origine epatica, se non trattate tempestivamente. Grazie ai progressi della ricerca scientifica degli ultimi anni, l’epatite C è divenuta una malattia completamente curabile. Per questo, l’Oms ha fissato l’obiettivo dell’eliminazione del virus entro il 2030. Tuttavia, resta ancora molto da fare in termini di diagnosi precoce e trattamento tempestivo, fondamentali per evitare il peggioramento della patologia.
Per sensibilizzare e spingere quante più persone a effettuare lo screening, nasce il progetto Straight to the Target, iniziativa di prevenzione e sensibilizzazione che si terrà in piazza a Roma, nei pressi del Senato della Repubblica, il 18 e 19 settembre 2024. L’evento, promosso dall’Associazione EpaC Ets, AISF e SIMIT, è realizzato in collaborazione con l’Intergruppo Parlamentare Epatiti Virali e Malattie del Fegato, con il patrocinio del Municipio I del Comune di Roma e il contributo non condizionato di Gilead Italia e Abbvie. Gli screening gratuiti per l’HCV verranno eseguiti grazie a un ambulatorio mobile, che sarà installato in Via degli Staderari, Roma, dalle ore 10:00 alle ore 17:30. Parlamentari, Istituzioni, giornalisti e cittadini avranno la possibilità di effettuare un test salivare gratuito per l’epatite C e ottenere immediato riscontro.
Il nome dell’iniziativa, spiegano gli organizzatori, rimarca l’intento di agire in modo coeso, deciso e mirato per sensibilizzare sulla necessità di estendere lo screening gratuito anche al 2025 e oltre. A tal proposito, lo scorso 02 maggio 2024 è stata presentata una mozione sulla Prevenzione dell’Infezione da Virus HCV – Estensione dello Screening alla Coorte 1948-1968. Per evitare la sospensione definitiva delle attività di screening nel prossimo dicembre – sottolineano – è necessario uno sforzo politico e istituzionale coeso, al fine di rispondere a una necessità di salute di rilevanza internazionale.
“Nonostante in Italia siano stati raggiunti risultati notevoli restano ancora importanti sfide e criticità da affrontare, prima tra tutte la definizione di strategie efficaci per individuare il sommerso e indirizzare i pazienti verso cure adeguate”, dichiara il sen. Gianni Berrino, X Commissione Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale, Senato della Repubblica, promotore dell’Intergruppo Parlamentare Epatiti Virali e Malattie del Fegato. “L’impegno di questa Legislatura nella lotta alle epatiti virali e malattie del fegato è concreto. Sin dalla sua nascita, l’Intergruppo si è dato l’obiettivo di promuovere una cultura più consapevole rispetto alle epatiti virali e alle malattie del fegato. L’iniziativa Straight to the Target è un chiaro messaggio: è possibile eradicare l’epatite C e garantire su tutto il territorio nazionale cure adeguate e tempestive per tutti.”
“L’Italia è stata tra i pochi Paesi on-track per l’eliminazione dell’infezione da HCV”, afferma Ivan Gardini, presidente dell’Associazione EpaC ETS. “Tuttavia, negli ultimi anni, ci siamo allontanati dal traguardo. L’eliminazione dell’epatite C deve tornare una delle priorità di salute pubblica, e serve una profonda convinzione e coesione politica per comprendere che raggiungere questo obiettivo comune equivale a salvare vite umane e risparmiare sofferenze e costi economici e sociali. Sebbene il percorso sia lungo e complesso, nel 2021 è stato istituito un fondo nazionale per lo screening gratuito dell’HCV per la popolazione nata tra il 1969 e il 1989, tossicodipendenti e detenuti, per far emergere le infezioni ancora pericolosamente ignote. Con l’applicazione dello screening gratuito nelle Regioni sono state identificate oltre 10mila infezioni attive. Lo screening non può fermarsi ora. Per questo – prosegue – è stata depositata una proposta di legge il cui fine è quello di stabilizzare lo screening sino al 2030 e raggiungere un obiettivo storico. EpaC ETS chiede al Governo e Ministero della Salute di evitare ulteriori proroghe ma stabilizzare uno degli screening più importanti di questo secolo. È tempo di agire, possiamo dimostrare al mondo intero che l’Italia è in grado di raggiungere l’obiettivo Oms con attività di prevenzione di successo per l’Epatite C.”
“Per l’epatite C esistono cure risolutive, ma è essenziale intercettare i pazienti da trattare, e lo screening rappresenta un’arma efficace”, dichiara Vincenza Calvaruso, segretario nazionale dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato. “AISF ha sempre collaborato con le altre Società Scientifiche e le Associazioni di Pazienti per promuovere attività di sensibilizzazione con l’obiettivo di prevenire le complicanze delle malattie croniche di fegato. Le conseguenze del mancato trattamento dell’HCV possono essere gravi. Oltre alla cirrosi e all’insufficienza epatica, oltre il 20% dei tumori al fegato è causato dall’infezione. Il cancro al fegato è la terza causa più comune di decessi per cancro: circa 78mila sono i decessi in Europa e oltre 800mila morti a livello globale solo nel 2020. È anche uno dei tumori più complessi e costosi da trattare. Abbiamo partecipato alla due giorni di screening in piazza Straight to the Target per dare un segnale chiaro sulla rilevanza di intercettare pazienti inconsapevoli.”
“La priorità operativa e strutturale per permettere il raggiungimento dell’obiettivo dell’Oms di eradicare il virus HCV entro il 2030, nel nostro Paese, è quella di estendere le attività di screening nel 2025, includendo anche la classe di età dei nati tra il 1948 e il 1968”, afferma il prof. Massimo Andreoni, direttore scientifico Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali SIMIT. “Infatti, i fondi già stanziati consentono di coprire entrambe queste estensioni. Le epatiti virali sono malattie subdole, che possono impiegare anche anni per fornire il quadro clinico completo. Per questo motivo lo screening è fondamentale perché arrivare prima alla diagnosi consente non solo di non evolvere nella malattia, ma di guarire e soprattutto di non trasmettere l’infezione. Oggi abbiamo a disposizione strategie terapeutiche risolutive, che restituiscono al paziente la condizione di persona sana in sole 8-16 settimane, debellando completamente il virus. Per questo, lo screening non si può interrompere, deve proseguire.”