A oggi l’ictus cerebrale rappresenta la seconda causa di morte a livello mondiale e la terza nei Paesi industrializzati. Studi scientifici sostengono però che è possibile ridurne il rischio adottando stili di vita adeguata: movimento, una sana alimentazione, il controllo della pressione arteriosa, il riconoscimento delle alterazioni del ritmo cardiaco, come la fibrillazione atriale. Riguardo alla dieta non c’è dubbio che sia da privilegiare quella mediterranea con il consumo di olio d’oliva, frutta, verdura e pesce azzurro e bisogna altresì smettere di fumare. L’ictus cerebrale, però, non solo si può curare ma si può prevenire nell’80% dei casi: le linee guida sia nazionali che internazionali raccomandano di seguire adeguati stili di vita, che portino a controllare l’eccessivo peso corporeo e l’obesità, attraverso l’attività fisica moderata e costante, e un’alimentazione sana come quella che prevede la dieta mediterranea. Il controllo della pressione arteriosa è fondamentale, fino dai 40 anni, ancora più importante nei diabetici, così come il riconoscimento della aritmia cardiaca definita fibrillazione atriale e l’astensione dal fumo. Consumare in particolare agrumi, mele, pere e verdure a foglia contribuisce molto alla protezione: un incremento di circa 200 grammi al giorno, sia di frutta che di verdura, fa diminuire il rischio ictus rispettivamente del 32% e dell’11%.
Un alto consumo di olio di oliva extravergine, che rientra tra le caratteristiche principali della dieta mediterranea, viene considerato come uno degli elementi che contribuisce maggiormente a proteggere il sistema cardiovascolare: un incremento di 23 grammi al giorno di consumo di olio di oliva è stato inversamente associato all’incidenza dell’ictus (riduzione del rischio del 20%) e alla mortalità (riduzione del rischio dell’11%). Se da una parte ci sono nutrienti da consumare con moderazione, come sodio, alcol e grassi saturi perché aumentano il rischio vascolare, per altri, invece, è stato evidenziato un effetto protettivo: omega 3, fibre, vitamina B6 e B12, così come l’assunzione di calcio e potassio diminuiscono il rischio di ictus cerebrale. Seguire la dieta mediterranea riduce, dunque, il rischio di ipertensione, diabete, infarto, obesità e sindrome metabolica. “Con campagne informative come “Aprile Mese della Prevenzione”, Alice Italia Onlus – dichiara Francesco Gaballo, vicepresidente dell’Associazione – intende ridurre l’incidenza dell’ictus cerebrale e migliorare la qualità della vita delle persone colpite, proprio attraverso la diffusione della conoscenza della patologia e dei suoi principali fattori di rischio”. La prevenzione inizia a tavola. In numerosi studi epidemiologici, infatti, la dieta è stata individuata come uno dei principali fattori di rischio modificabile.
CONSIGLI DIETETICI
- Consumare pesce almeno due volte alla settimana, soprattutto salmone, pesce spada, pesce azzurro o trota;
- Ridurre l’apporto di sale, massimo 5 grammi al giorno;
- Consumare almeno 3 porzioni di frutta e almeno 2 di verdura al giorno;
- Limitare il consumo di grassi e condimenti di origine animale, preferendo quelli di origine vegetale;
- Bere non più di 2 bicchieri di vino al giorno
In occasione di “Aprile Mese della Prevenzione dell’Ictus Cerebrale”, la Federazione Alice Italia Onlus con le sue oltre 70 Associazioni locali darà vita a diverse iniziative di prevenzione, sensibilizzazione e di informazione su questa patologia, grave e disabilitante. Anche quest’anno, inoltre, Alice Italia Onlus può contare su una testimonial d’eccezione: Valentina Vezzali.