Il dolore cronico

Per dolore cronico si intende un dolore costante, che persiste per molti mesi, spesso per anni, che può manifestarsi in qualsiasi parte del corpo, può essere conseguenza di una patologia o di una lesione, oppure può svilupparsi senza una ragione apparente. In termini clinici viene definito “dolore nocicettivo” (legato a una lesione, un taglio, un’ustione) oppure “neuropatico”, che affligge cioè le fibre nervose. Questo significa che viene colpita la capacità dei nervi di inviare al cervello segnali sul dolore, un aspetto che conoscono molto bene le migliaia di pazienti che soffrono di dolori alla schiena o alla testa. Nonostante i numeri e la sua invasività, che può seriamente compromettere la qualità della vita quotidiana impedendo anche gesti molto semplici, il dolore cronico resta una delle patologie peggio comprese e più “sottotrattate” in ambito medico. Il dolore cronico colpisce, in Europa, circa 95 milioni di persone dai 15 anni in su, molti dei quali vi convivono in media sette anni, mentre una percentuale significativa ne è affetta da quasi 20 anni. Ugualmente impressionanti i numeri del nostro Paese, dove il dolore cronico affligge circa 13 milioni di persone (il 50% degli over 70, in gran parte donne). Secondo il “Libro Bianco” redatto da Aboutpharma nel 2014, Il costo sociosanitario del dolore per ogni paziente è stimato in 4.557 Euro l’anno, di cui 1.400 euro per costi diretti a carico del SSN, e 3.156 euro per costi indiretti.

“La battaglia contro il dolore cronico – afferma il dott. Pasquale De Negri, Direttore del Centro Hub – è una battaglia quotidiana, che ci vede a fianco dei nostri pazienti e che combattiamo non solo per sconfiggere le malattie e migliorare la loro salute, ma per aiutarli a recuperare fiducia e qualità della vita. Soprattutto, vogliamo che i malati e le loro famiglie sentano la nostra vicinanza e non siano soli ad affrontare prove spesso molto difficili.”