Herpes Zoster, impariamo a conoscerlo

L’Herpes Zoster, più comunemente conosciuto come il Fuoco di Sant’Antonio, è causato dalla riattivazione del virus della Varicella Zoster (VZV). La riattivazione è sicuramente correlata a una riduzione delle difese immunitarie o il declino fisiologico del sistema immunitario (immunodepressione), ma chiunque abbia contratto la varicella potrà sviluppare l’Herpes Zoster successivamente, molto spesso diversi anni dopo l’infezione in quanto il virus rimane presente nel sistema nervoso. Si stima che circa 1 persona su 4 in Europa potrà manifestare un episodio di Zoster nel corso della propria vita e sono circa 157.000 i nuovi casi di Zoster che si calcolano ogni anno in Italia nei soggetti con più di 50 anni.

Tra le condizioni patologiche che possono modificare l’immunità cellulo-mediata specifica verso il VZV e quindi aumentare il rischio di HZ, più frequentemente abbiamo il diabete, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), patologie cardiovascolari. Lo Zoster si sviluppa quando Il virus VZV si riattiva nel sistema nervoso e si replica lungo il nervo fino a coinvolgere le terminazioni della cute. Tra i primi sintomi della patologia possono esservi mal di testa, affaticamento e malessere generale, seguiti da un coinvolgimento cutaneo caratterizzato da dolore, bruciore o fitte, prurito e irritazione. Il dolore si manifesta di solito su un lato nella parte superiore del corpo oppure viso, collo, occhi. In pochi giorni, l’area interessata diventa eritematosa e successivamente presenta vescicole piene di liquido, che dopo essersi aperte, si trasformano in croste, fino alla guarigione.

Quando l’Herpes Zoster coinvolge la divisione oftalmica del nervo trigemino si parla di Herpes Zoster Oftalmico (HZO), che rappresenta il 10-20% dei casi di Herpes Zoster. Il quadro clinico acuto dura circa 2-4 settimane, ma l’Herpes Zoster può portare a complicanze debilitanti e potenzialmente gravi.

Il dolore può cronicizzare dando origine a una forma di neuropatia, definita post erpetica (PHN Post Herpetic Neuralgia), caratterizzata da un dolore di tipo neuropatico clinicamente rilevante in quanto coesiste un danno del nervo a causa del proliferare del virus. Viene definito Nevralgia Post Erpetica un dolore neuropatico che dura almeno 3 mesi dopo la scomparsa del rash dello Zoster. Il dolore forte può durare settimane, mesi o persino anni. La Nevralgia Post Erpetica è la complicanza più comune dell’Herpes Zoster ma è impossibile prevedere chi soffrirà di questo dolore neuropatico cronico. In ogni caso, la probabilità di contrarlo e la durata della sofferenza aumentano significativamente con l’età.

L’Herpes Zoster può portare inoltre a complicanze come infezioni cutanee, perdita permanente dell’udito o infiammazioni cerebrali (encefalite) e viscerali. Per ridurne la durata e la severità si possono somministrare farmaci antivirali entro le 72 ore successive alla manifestazione dello sfogo cutaneo. I farmaci possono essere somministrati anche per alleviare il dolore ma a volte può essere difficile il controllo di questo sintomo in quanto è richiesta una combinazione di più farmaci.