L’importanza di farmacisti nel contrasto alla pandemia

“Ritengo che le esperienze di Lazio ed Emilia Romagna testimonino molto chiaramente quanto il coinvolgimento di farmacisti e farmacie sia centrale quando si tratta di garantire prestazioni in tempi rapidi e in sicurezza a una vasta fascia della popolazione, a maggior ragione in una fase quantomeno complessa come quella attuale.” Così Andrea Mandelli, presidente FOFI, a commento del successo dell’esecuzione in farmacia dei test sierologici per la ricerca degli anticorpi al SARS-CoV-2 messa in atto in Emilia Romagna, e della distribuzione dei vaccini antinfluenzali in farmacia adottata dalla Regione Lazio. “A fronte del successo di queste iniziative, e della volontà espressa dalle Regioni di voler generalizzare il ricorso all’attività di screening, non è comprensibile l’atteggiamento del Governo. Infatti alla nostra proposta di coinvolgere i farmacisti nella campagna vaccinale e nelle attività di monitoraggio dei contagi ancora non è stata data una risposta. Eppure è evidente che oggi, con la forte ripresa della circolazione del Coronavirus, è indispensabile mettere a sistema tutte le risorse del territorio ed evitare il più possibile l’intasamento delle strutture di secondo livello. In tutta Europa da tempo si fa leva sulla capillarità delle farmacie per ottimizzare i risultati, per esempio, delle campagne vaccinali e il paese rischia di pagare a caro prezzo i ritardi a procedere in questa direzione.”