Incidenza del melanoma raddoppiata in 10 anni. Il punto a Brescia

L’incidenza del melanoma, tumore maligno della cute, è in continua crescita, addirittura raddoppiata negli ultimi 10 anni; nel nostro Paese si stimano 13.800 nuovi casi l’anno. “Fino a pochi anni fa il melanoma era considerato una neoplasia rara; oggi è in crescita costante in tutto il mondo. Nelle Regioni settentrionali i tassi arrivano fino a 12 casi ogni 100.000 persone, in quelle meridionali si attestano intorno ai 6-7 casi ogni 100.000 abitanti”, afferma il prof. Alfredo Berruti, Professore Ordinario di Oncologia Medica presso l’Università degli Studi di Brescia. “Il melanoma è quindi una malattia per la quale è necessaria un’attività continua di sensibilizzazione e di prevenzione. Inoltre, nuove strategie terapeutiche hanno sensibilmente migliorato le possibilità di cura e questo è importante per tutti coloro che si ammalano di questa patologia.”

Negli ultimi anni, grazie ai progressi della ricerca scientifica, sono migliorate le conoscenze sui diversi tipi di melanoma ed è oggi possibile caratterizzare questa malattia a livello molecolare, ovvero a partire dal DNA. Si è scoperto così che i melanomi non sono tutti uguali, ma ne esistono di diversi tipi, ciascuno con caratteristiche diverse che lo identificano permettendo una cura mirata e specifica. Sono state identificate le mutazioni più frequenti che all’interno della cellula tumorale, ne regolano la crescita cellulare, come ad esempio la mutazione a carico del gene BRAF, che riguarda circa il 50% dei melanomi e che permette un trattamento a bersaglio molecolare diretto verso la mutazione specifica. In questi casi l’approccio terapeutico è radicalmente diverso, non più chemioterapia, ma farmaci intelligenti che, utilizzando i bersagli molecolari specifici, hanno dimostrato di essere efficaci nei pazienti che presentano quella specifica mutazione.

E proprio il melanoma è al centro dell’incontro “Melanomi. Le differenze contano” che a Brescia vede coinvolti i pazienti e i loro familiari. L’iniziativa, patrocinata da IMI (Intergruppo Melanoma Italiano), partita da Genova a luglio dello scorso anno, sta proseguendo anche quest’anno nei principali centri ospedalieri italiani.