Incontinenza e impotenza dopo prostatectomia radicale: “Quale intervento eseguire prima?”

DOMANDA

“Ho 60 anni e da circa 2 anni sono sottoposto a intervento di prostatectomia per tumore alla prostata. Attualmente sono impotente e incontinente grave. Chiedo se è conveniente posizionare prima lo sfintere e poi la protesi, viceversa o contemporaneamente.

Grazie
G.”

RISPOSTA

Se dopo l’intervento di prostatectomia radicale per tumore sono presenti incontinenza urinaria grave e deficit erettivo, è consigliabile procedere prima con l’intervento per l’incontinenza mediante il posizionamento dello sfintere artificiale; personalmente impiego lo sfintere artificiale di tipo AMS 800, che consente di ottenere risultati molto soddisfacenti. Solo successivamente, quando le perdite urinarie sono cessate, discuto con il paziente della soluzione del deficit erettivo. Se questo è presente dopo il fallimento degli inibitori delle 5-fosfodiesterai (sildenafil, vardenafil, tadalafil, avananfil) e delle punture intracavernose di prostaglandine E1 (caverject), allora consiglio l’impianto di protesi peniene a volume variabile, tri-componenti, le uniche in grado di assicurare un’erezione soddisfacente per entrambi i componenti della coppia.