L’intervento all’intestino del Papa: durata, imprevisti, nutrizione e dimissioni

Il Papa è stato operato in un tempo che, secondo quanto trapelato, è durato dalle 5 alle 6 ore; intervento che non sarebbe inoltre stato propriamente di routine. L’operazione sarebbe infatti iniziata in laparoscopia, ovvero attraverso 3 fori nella pancia, ma a causa di aderenze dovute a un precedente intervento sull’addome, dopo alcuni tentativi di isolare la porzione di intestino interessato è stato necessario ricorrere alla chirurgia open, aprendo cioè l’addome. Dal punto di vista chirurgico, l’intervento sarebbe andato bene in quanto – sempre secondo indiscrezioni trapelate a mezzo stampa, non ci sarebbe stata la necessità di una colonstomia di sicurezza, e quindi di un sacchetto anche solo temporaneo. A intervento concluso, considerata anche l’età, il Papa è stato trasferito in terapia intensiva; stando al comunicato, il Pontefice respira autonomamente.

È ora necessario che l’intestino riprenda a funzionare regolarmente, e che non si formino delle fistole, ovvero dei “buchi” a livello dell’anastomosi intestinale. Per i primi giorni, il Papa sarà alimentato con terapia parenterale, e gli sarà quindi proibito mangiare. Quando l’intestino si sarà rimesso in moto e il drenaggio rimarrà asciutto, si potrà ridurre la nutrizione per via endovenosa e iniziare un’alimentazione leggera. Solo allora potranno avvenire le dimissioni, ed è possibile che siano necessari anche più di 10 giorni.