
Inizia a preoccupare seriamente il vaiolo delle scimmie e prima ancora che si mettano a punto i dettagli per la vaccinazione, per la quale si attende un documento ad hoc da parte del Ministero della Salute, viene consigliata la quarantena per casi positivi, anche a casa. In Italia, i casi di vaiolo delle scimmie sono 505. L’infezione continua a propagarsi quasi esclusivamente fra maschi, 501 rispetto a soli 4 casi fra donne, come riporta l’ultimo bollettino del Ministero della Salute, aggiornato a ieri. I casi salgono di +26 rispetto alla rilevazione di 5 giorni fa. La maggior parte dei contagi si registra in Lombardia (232). Seguono Lazio (104), Emilia-Romagna (57), Veneto (33), Piemonte (18), Toscana (17). Soltanto 5 le Regioni che non hanno al momento segnalato casi: Basilicata, Calabria, Molise, Umbria e Valle d’Aosta; le 7 rimanenti, comprese le P.A. di Bolzano e Trento, contano meno di 10 casi. Il Ministero della Salute, in seguito al diffondersi del virus, ha varato una nuova circolare con cui sono state aggiornate le informazioni riguardanti la gestione dei casi, dei contatti stretti e dei test.
IN CASO DI POSITIVITÀ
- “Rimanere in isolamento in stanza dedicata, quando sono a casa;
- Utilizzare oggetti domestici dedicati (vestiti, lenzuola, asciugamani, utensili per mangiare, piatti, bicchieri), che non devono essere condivisi con altri membri della famiglia;
- Evitare il contatto con persone immunocompromesse fino alla guarigione dell’eruzione cutanea;
- Evitare contatti stretti o intimi (abbracci, baci, contatti prolungati faccia a faccia in spazi chiusi) con altre persone fino alla completa guarigione dell’eruzione cutanea;
- Provvedere ad un’accurata igiene delle mani e respiratoria (per il caso e per tutti i membri della famiglia);
- Utilizzare una mascherina chirurgica in caso di contatto con altre persone;
- Astenersi dall’attività sessuale fino alla caduta delle croste. I casi devono essere consapevoli che l’uso del preservativo da solo non può fornire una protezione completa contro l’infezione da MPXV, poiché per la sua trasmissione è necessario il contatto con le lesioni cutanee;
- Lasciare la propria abitazione solo temporaneamente (per recarsi a visite mediche e per effettuare esercizio fisico necessario per la propria stabilità mentale), a condizione che si indossi una mascherina chirurgica e che l’eruzione cutanea sia coperta (vestiti con maniche e pantaloni lunghi);
- Evitare il contatto con qualsiasi mammifero da compagnia, in particolare con i roditori e lagomorfi da compagnia (topi, ratti, criceti, gerbilli, porcellini d’India, scoiattoli, conigli, etc.). Eventuali contatti recenti con questi animali domestici devono essere registrati e riportati alle autorità veterinarie al fine di garantire la possibilità di mettere in quarantena e testare animali con sintomi potenzialmente riferibili a MPX (febbre, mancanza di appetito, tosse, secrezioni nasali o croste, congiuntivite, eruzioni cutanee come pustole e vescicole, in particolare sulle orecchie e intorno alle labbra).”
GESTIONE RIFIUTI DOMESTICI
“Per la gestione dei rifiuti urbani (domestici) dei malati da vaiolo delle scimmie si raccomanda di interrompere la raccolta differenziata, indipendentemente dalla loro natura (vetro, metallo, rifiuti organici, plastica, carta, etc.), con l’accortezza di confezionarli in modo da non danneggiare e/o contaminare esternamente i sacchi (utilizzando ad esempio guanti monouso). In presenza di oggetti taglienti, a punta o comunque in grado di provocare lacerazioni dell’involucro (oggetti o frammenti in vetro o metallo), si raccomanda di eseguirne il conferimento con particolare cura (ad esempio, avvolgendoli in carta) per evitare di produrre lacerazioni dei sacchi con conseguente rischio di fuoriuscita del loro contenuto.”
“È inoltre opportuno raccogliere tutti i rifiuti personali (come fazzoletti usati, bende/garze venute a contatto con i fluidi corporei o le lesioni cutanee) e i panni monouso utilizzati per la pulizia ed inserirli in una busta separata e chiusa, prima di essere introdotti nel sacco dei rifiuti indifferenziati. Infine, dovranno essere utilizzati almeno due sacchetti uno dentro l’altro o in numero maggiore in dipendenza della loro resistenza meccanica. Tale scelta è indicata per limitare il più possibile errori nella raccolta e nel conferimento dei rifiuti a salvaguardia della sicurezza in ambito domestico e della salute degli operatori ecologici addetti alla raccolta dei rifiuti.”
fonte: Ministero della Salute