Jak-inibitori, i nuovi antinfiammatori consigliati per l’alopecia areata

L’alopecia areata è caratterizzata dall’improvvisa perdita di capelli; le chiazze possono ingrandirsi e divenire talvolta un grande punto calvo o diffondersi a tutta la testa o il corpo. Chiunque può andarvi incontro, ma la malattia è più comune nei bambini, tra chi ha un parente stretto affetto dalla condizione e nei soggetti trattati con nivolumab per cancro. Secondo alcuni ricercatori della Yale School of Medicine, i nuovi farmaci anti-infiammatori Jak-inibitori, utilizzati anche nelle malattie reumatologiche, sarebbero in grado di trattare efficacemente l’alopecia areata da moderata a grave. È quanto emerge da una ricerca che ha revisionato 3 trial clinici. Fra i trattamenti in cui questi farmaci vengono impiegati già da tempo figurano:

  • L’immunoterapia da contatto, in grado di modificare il sistema immunitario in modo che smetta di attaccare i follicoli piliferi;
  • Un farmaco antireumatico modificante la malattia, chiamato metotrexato;
  • Corticosteroidi, medicinali antinfiammatori.

“Poiché l’alopecia areata è una condizione infiammatoria, un Jak-inibitore ridurrà essenzialmente l’infiammazione che sta alimentando la malattia e riporterà in equilibrio il sistema immunitario”, spiega Sandra Johnson, dermatologa dell’Università dell’Arkansas per le Scienze Mediche. “Lo sviluppo di queste molecole ci ha fornito un altro trattamento per migliorare la vita dei pazienti con la malattia.” Lo studio è stato pubblicato in un supplemento del Journal of the American Academy of Dermatology.