Per la bellezza l’Italia scopre la tossina botulinica

L’Italia riscopre il botulino. A 12 anni dalla sua prima approvazione per fini estetici, il ricorso a trattamenti estetici che fanno uso della tossina botulinica è in crescita nel nostro Paese. Nel solo 2015 la richiesta ha registrato un incremento a doppia cifra rispetto all’anno precedente; un +12,5% che ha permesso all’Italia di essere il Paese in Europa dove i trattamenti estetici con botulino sono aumentati maggiormente. “I tassi di incremento sono superiori del 50% rispetto alle altre principali nazioni europee”, osserva Massimo Signorini presidente di AITEB, Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino. “Questa tendenza al rialzo deriva da almeno tre motivi. Innanzitutto è stato recepito quanto gli studi internazionali e le continue ricerche affermano ormai da tempo: il botulino ha un profilo di elevata sicurezza, eventuali effetti collaterali non sono permanenti e tendono ad autorisolversi. In secondo luogo l’efficacia del trattamento, con conseguente soddisfazione del paziente, è assodata. Un dato confermato da una ricerca che AITEB ha condotto tra i propri iscritti: più dell’80% dei pazienti che si sottopongono a un trattamento estetico con la tossina tendono a ripeterlo. Terzo, per la maggior parte delle proprie indicazioni, il botulino ha un’azione specifica e unica”. Il botulino per fini estetici è approvato in Italia dal 2004. Due anni dopo il via libera della FDA (Food and Drugs Administration) negli Stati Uniti, l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) ha approvato l’utilizzo del botulino per la glabella. Più recente l’approvazione per la zona perioculare: dall’inizio del 2014 l’autorizzazione da parte dell’Aifa all’estensione delle indicazioni terapeutiche per il temporaneo miglioramento delle cosiddette zampe di gallina, ossia le rughe che si trovano ai lati degli occhi (cantali o laterali) da moderate a gravi.