
Oltre 7mila procedure chirurgiche, tra le quali più di mille interventi sulla retina, circa 100 trapianti di cornea e oltre 200 interventi sul glaucoma, compresa l’applicazione delle valvole antiglaucomatose, a 2 anni dall’accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale di Fondazione G.B. Bietti, IRCCS romano dedicato all’Oftalmologia, sostenuto da Fondazione Roma. A partire da gennaio 2025, sarà inoltre possibile sottoporsi a intervento di cross-linking corneale per la cura del cheratocono, patologia rara degenerativa della cornea che si manifesta soprattutto in una fase delicata, ovvero la prima adolescenza, 13-14 anni.
“Siamo uno dei pochi Centri nel Lazio ad avere a disposizione un microscopio digitale con schermo in 3D che permette ai Chirurghi oftalmici di intervenire con massima precisione su un campo ristrettissimo come, per esempio, quello della macula”, dichiara il dott. Tommaso Rossi, direttore dell’Unità Complessa di Oftalmologia dell’IRCCS G.B. Bietti. “[Significa] operare innanzitutto non osservando attraverso il microscopio e le proprie mani – come avviene per la chirurgia tradizionale – ma seguendo i movimenti attraverso uno schermo che in ‘tridimensione’ riproduce l’area sulla quale si sta operando con una risoluzione di 55 pollici. Si tratta di una tecnologia che va a vantaggio soprattutto del trapianto di cornea e degli interventi che riguardano la retina. Se si considera che la retina è una regione dell’occhio ampia 1-1,5 mm, con la tecnologia 3D, il Chirurgo riesce invece a visualizzarla larga quanto un palmo. Naturalmente è una tecnologia che comporta dei costi importanti, uno dei motivi per i quali non è particolarmente diffusa e richiede una curva di apprendimento da parte del Chirurgo stesso.”
“Non dimentichiamo, inoltre, la produzione scientifica della Fondazione Bietti, con circa 130 pubblicazioni l’anno in Letteratura scientifica internazionale di massima di rilevanza, nonché l’attività legata ai Bandi”, afferma ancora Rossi. “Nell’ultimo anno ne abbiamo vinti diversi competitivi, compresi quelli legati al PNRR indetti dal Ministero della Salute, in campi come l’aging, la retina medica per la cura delle maculopatie, la Bioingegneria e la Neuroftalmologia.”