Le parole per adeguare la comunicazione medico-paziente oncologico

“Salute, ascolto, fiducia e engagement”. Sono queste le 4 parole chiave per adeguare la comunicazione tra medici e pazienti onco-ematologici al nuovo scenario dominato dalla medicina di precisione. A Roma, nel corso della Tavola Rotonda “Il Patto Medico-Paziente in Onco-Ematologia: la Corretta Informazione Come Valore e Responsabilità”, sono stati presentati i principi guida identificati dalle Associazioni pazienti e dai medici coinvolti nel progetto di advocacy e tutela dei diritti dei pazienti oncologici “La Salute: un Bene da Difendere, un Diritto da Promuovere”, per rilanciare l’alleanza terapeutica tra medici e pazienti e riattivare la piena fiducia reciproca, messa a rischio dalla crescente complessità delle terapie e dall’accesso dei pazienti alle informazioni attraverso il web. Al primo posto la “lealtà”, ovvero il medico non deve nascondere alcuna informazione al paziente, valutandone però l’impatto emotivo, mentre il paziente deve riconoscere al medico la sua autorevolezza. Il secondo principio è l’”ascolto”, che implica che il medico utilizzi un linguaggio comprensibile al paziente e che il paziente consideri il medico al quale si è rivolto il suo interlocutore primario. Terzo elemento la “fiducia”, quella del medico nella capacità del paziente di comprendere le scelte terapeutiche, quella che deve nutrire il paziente nella diagnosi e nella terapia indicate dal medico. Infine “l’engagement”: medico e paziente devono sentirsi egualmente coinvolti nel percorso di cura, mantenendo la necessaria continuità della relazione e impegnandosi nei rispettivi ruoli affinché controlli e terapie non vengano mai interrotti.