Il lichen sclero-atrofico è una malattia infiammatoria cronica con probabile origine autoimmune, a esito cicatriziale, nel senso che i tessuti diventano atrofici, perdendo elasticità; la pelle, e quindi anche le mucose, possono presentare tratti più chiari o più scuri, con piccole lesioni. Potenzialmente può essere interessata la zona dell’ano, i genitali maschili e femminili; raramente le altre parti del corpo (7% circa). Per la diagnosi certa è però importante eseguire un prelievo e l’esame istologico della zona interessata. A differenza di quanto molti credono, non si tratta di una malattia contagiosa.
Quando il lichen scleroatrofico interessa solo il prepuzio determina la fimosi, per cui si rende necessaria la circoncisione, intervento che viene eseguito in anestesia locale e che consente al paziente di ritornare a casa dopo qualche ora. Altre volte invece è interessato anche il meato uretrale esterno dell’uretra, che si restringe ostacolando la minzione. In questi casi, oltre alla circoncisione, è necessario praticare la meatoplastica, in modo da allargare il meato uretrale e consentire alle urine di uscire agevolmente. Molto più raramente possono essere interessate dal restringimento altre zone dell’uretra e bisogna allora praticare interventi molto più complessi. Oltre alla chirurgia e al laser, il trattamento prevede l’uso di steroidi per uso topico e, nei casi più severi, derivati della vitamina A. Sono però consigliati dei controlli periodici in quanto le ricadute non sono infrequenti.