Liguria. Dal teleconsulto all’intervento al cuore: Ecco come un’attività di Sistema può salvare una vita

Una complessa attività di sistema ha permesso all’équipe dei Cardiochirurghi dell’Ospedale Policlinico San Martino di salvare la vita a una donna di 53 anni residente a Savona, trasportata d’urgenza inizialmente presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Paolo, diretto dal dott. Roberto Lerza. La donna è stata subito presa in carico dall’équipe del dott. Alessandro Gastaldo, direttore del Dipartimento di Diagnostica di Asl2 e responsabile DIAR regionale, che grazie al teleconsulto ha potuto inviare in pochi secondi 1.800 immagini di TAC ai Chirurghi del San Martino. Alla base dell’intervento salva vita, il sistema di teleconsulto ospitato sulle infrastrutture di Liguria Digitale, che da alcune settimane è stato esteso anche alla sindrome aortica acuta, dopo aver inizialmente coinvolto le aree di Neurochirurgia, Neuroradiologia e Radiologia interventistica.

Nel caso specifico, lo scambio di immagini e le competenze di Asl2 e Policlinico San Martino a seguito dell’attività diagnostica a cui è stata sottoposta la paziente hanno permesso di identificare la dissezione aortica, con rischio di rottura e tamponamento cardiaco. Grazie al tempestivo intervento del 118, la paziente è stata trasportata in elicottero al San Martino, dove è stato eseguito l’intervento, perfettamente riuscito, a cura dei Cardiochirurghi diretti dal prof. Francesco Santini. Attualmente, la paziente è ricoverata in Terapia Intensiva risponde perfettamente ai processi post-operatori, si legge in una nota dei Sanitari. Con questo intervento, va inoltre a completarsi la copertura dell’intero territorio della Regione, con il sistema di telemedicina usato finora utilizzato principalmente sull’area metropolitana di Genova e sulle Asl del Levante ligure. “L’efficacia del sistema di teleconsulto, già ampiamente impiegata negli anni nell’ambito neurologico e neurochirurgico, ora conferma la sua grande importanza anche per patologie tempo-dipendenti di ordine cardiovascolare”, dichiara l’assessore regionale alla Sanità, Angelo Gratarola. “La Cardiochirurgia del Policlinico San Martino, hub regionale per l’alta e altissima complessità, dimostra ancora una volta la capacità di rispondere con grande tempestività a patologie in cui il fattore tempo è determinante per il successo delle cure.”

“Questa efficace e rapida azione di sistema – dichiara Marco Damonte Prioli, direttore generale dell’Ospedale Policlinico San Martino – certifica 2 cose: l’efficacia del teleconsulto, strumento che impatta sempre di più in maniera positiva sulla salute dei pazienti del sistema sanitario regionale, e il ruolo del San Martino, hub di riferimento per l’alta complessità di cura, che attraverso la qualità dei suoi professionisti è a completa disposizione di tutto il territorio ligure.”

“Voglio ringraziare i professionisti del Pronto Soccorso, della Cardiologia, dei Sistemi Informativi e della Diagnostica Asl2, che hanno contribuito a salvare una vita insieme alle équipe del San Martino”, dichiara Michele Orlando, direttore generale Asl2. “L’implementazione della tecnologia nelle attività di cura è uno degli input ricevuti da RL e si sta dimostrando sempre più prezioso sia nelle cure ad alta complessità sia nella gestione delle cronicità.”

“È proprio in occasioni come queste che sentiamo premiati i nostri sforzi”, afferma l’amministratore unico di Liguria Digitale, Enrico Castanini. “Ognuno per le proprie competenze: Regione e Alisa per il coordinamento; l’Ospedale San Martino per gli aspetti chirurgici; Liguria Digitale per le attività tecnologiche e la messa a disposizione delle infrastrutture di elaborazione. Un lavoro di squadra che porta benefìci immediati ed evidenti ai cittadini. Basti pensare che, solo nel 2023, sono state effettuate 1.604 consulenze a distanza e che queste hanno riguardato 1.323 pazienti. Il tutto all’interno di una ‘rete’, quella del sistema teleconsulto, che già oggi conta 1.069 Medici ospedalieri in tutta la Liguria.”