“Sono certo che il personale dell’Ospedale Giovanni Paolo I di Agordo non ha dimostrato la sua professionalità e la sua umanità con Giovanni Baglioni in virtù del cognome del paziente o delle famose note della sua chitarra”, dichiara il presidente del Veneto, Luca Zaia, ringraziando per le espressioni di apprezzamento verso l’Ospedale affidate ad alcuni messaggi sui social e riprese nei giorni dalla stampa. “Sento di affermarlo perché conosco bene le persone che ogni giorno si impegnano per mantenere la sanità veneta al livello che ne fa uno dei modelli migliori nel panorama nazionale. Ne conosco la dedizione, il valore professionale e la preparazione; non solo dal punto di vista strettamente sanitario ma anche da quello umano. Per questo le parole di apprezzamento per le cure ricevute nell’Ospedale agordino che il musicista e figlio d’arte ha affidato ai suoi post mi hanno fatto piacere e anche suscitato del sano orgoglio.”
“Nel ringraziare Baglioni, infatti, non posso non pensare che il legame tra la sua famiglia e la vallata agordina è un’amicizia lunga e consolidata”, prosegue Zaia. “Ma nell’immaginario dominante è radicata l’idea che un personaggio di questa caratura, di fronte alla necessità di un ricovero, preferisca raggiungere rapidamente una struttura fatta da nomi altisonanti in una grande città piuttosto che ritrovarsi in un letto del nosocomio di una piccola cittadina della montagna veneta. Così non è, evidentemente, perché non solo si è affidato alla professionalità dei sanitari agordini ma si è anche trovato bene fino a volerlo dimostrare e rendere noto con i suoi post. Da questi ultimi, dunque, esce una bella immagine di quanto il servizio pubblico sia in grado di assicurare ovunque e di come anche una realtà ospedaliera di un territorio montano, certamente affascinante ma complesso, vanti professionisti di prim’ordine.”
“In un periodo storico in cui la cronaca racconta di prepotenze e insulti o perfino di aggressioni verso gli operatori sanitari, le parole di Baglioni ci richiamano alla realtà dei nostri ospedali. Accolgo il contenuto di questi post – conclude Zaia – come un ulteriore buon riconoscimento all’impegno nel lavoro e nell’umanizzazione dei professionisti e di tutti gli operatori della Sanità veneta; […] oltre 59mila persone alle quali esprimo la mia riconoscenza.”