Malattia psoriasica. “Fino a 9 anni per la diagnosi”

Malattia Psoriasica. Può Essere Più Vasta di Quello Che Pensi è il titolo dell’evento in programma il 29 novembre 2023, a partire dalle ore 18:00, presso il Teatro Golden in Via Taranto 36, Roma, e che tratterà il tema all’interno di un talk show divulgativo con Dermatologi, Gastroenterologi e Reumatologi del Servizio Sanitario Regionale laziale. In quanto patologia infiammatoria cronica immunomediata, la condizione richiede infatti una presa in cura multidisciplinare, che tenga conto della natura sistemica e del possibile interessamento dei diversi organi del corpo: può iniziare a manifestarsi con segni sulla pelle (psoriasi cutanea), come placche su mani, piante dei piedi, o gomiti, e avere diversi gradi di severità. In alcuni casi può anche coinvolgere l’apparato osteoarticolare (artrite psoriasica) evidenziando segni come dattilite (dita a salsicciotto), rigidità, gonfiore delle articolazioni, affaticamento generalizzato, compromissioni gastrointestinali. In ogni caso, compromette seriamente la qualità di vita di chi ne è affetto.

La malattia psoriasica colpisce entrambi i sessi e può presentarsi già in età , anche se la maggior parte delle diagnosi arriva tra i 30 e i 50 anni. Spesso, nel caso dell’artrite psoriasica, la diagnosi corretta può arrivare con un ritardo fino a 9 anni, con conseguente avanzamento del danno articolare e d’organo. “[Le cause della psoriasi cutanea] possono essere multifattoriali”, spiega Elena Campione, dermatologa, professore associato di Dermatologia presso l’Università Tor Vergata di Roma. “C’è una predisposizione genetica e una familiarità, che fa sì che vi sia una più alta proliferazione di cheratinociti, ossia le cellule dell’epidermide, e ci sono dei fattori scatenanti che possono accendere la malattia, come per esempio traumi, infezioni virali o batteriche, lo stress, il fumo, l’alcol, alcuni farmaci, fattori endocrini e malattie metaboliche.” A oggi – ricordano gli organizzatori – risulta esserne interessato il 2-4% della popolazione; la malattia è multiforme, e può avere diversi gradi di severità, da lieve a severa. “Le varianti cliniche della Psoriasi sono diverse: c’è quella a placche, la guttata, la pustolosa, la forma inversa, e l’eritrodermica generalizzata”, aggiunge Campione. Possono presentarsi recidive, ma la malattia non è né infettiva né contagiosa.

“Generalmente compare prima la psoriasi cutanea, che nel 30% dei casi evolve in artrite psoriasica”, spiega Elisa Gremese, reumatologa presso l’IRCSS Policlinico Gemelli di Roma, professore associato di Reumatologia dell’Università Cattolica di Roma. “Ma ci possono essere anche le manifestazioni dell’artrite psoriasica senza che ci sia un interessamento cutaneo, oppure l’interessamento cutaneo può comparire dopo la diagnosi di artrite psoriasica, o essere presente soltanto nei familiari. Lo si vede dai segni tipici dell’artrite psoriasica, come per esempio il coinvolgimento articolare di 1 solo dito, oppure quello delle inserzioni del tendine dell’osso: sono manifestazioni tipiche dell’artrite psoriasica, così come un coinvolgimento assiale della colonna vertebrale, o della sacro iliaca, e dalle indagini diagnostiche.”

“Si può arrivare fino a 7-9 anni, prima di ricevere diagnosi”, continua Gremese. “Spesso i pazienti arrivano dal Reumatologo estenuati per il lungo iter che li ha portati ad avere la diagnosi, magari con una psoriasi cutanea molto estesa. La qualità di vita è compromessa non solo dal dolore articolare non trattato adeguatamente, con i farmaci biotecnologici che oggi abbiamo a disposizione, ma il loro tono dell’umore si è abbassato drasticamente. Convivere con una malattia cronica, che nel corso del tempo può avere anche riacutizzazioni, è molto complesso. A livello personale e sociale – prosegue – nonostante oggi la qualità di vita dei pazienti sia nettamente migliorata grazie ai nuovi strumenti farmacologici che abbiamo a disposizione, la convivenza con la malattia può essere davvero invalidante. Chi è affetto da artrite psoriasica, poi, può essere più spesso iperteso, obeso, avere dislipidemia, o maggiore incidenza di problematiche cardiovascolari e questo compromette ancora di più la qualità di vita.”

Parlare di malattia psoriasica e di tutte le sue sfaccettature – ribadiscono i promotori dell’incontro – è ancora più necessario affinché il ritardo diagnostico possa essere ridotto fino a non essere più un altro problema con cui dovere fare i conti. L’evento è organizzato da 7 Associazioni Pazienti: Associazione Malattie Croniche Infiammatorie dell’Intestino AMICI Lazio; Associazione Malati Reumatici Emilia-Romagna AMRER; Associazione per la Difesa degli Psoriasici ADIPSO; Associazione Laziale Malati Reumatici ALMAR; Associazione Malattia Rara Sclerodermia ed Altre Malattie Rare Elisabetta Giuffrè ASMARA; Associazione Nazionale Malati Reumatici ANMAR; Associazione Nazionale Gli Amici per la Pelle ANAP. Al termine del talk divulgativo, seguità un momento di intrattenimento con il comico Alberto Farina.

Per partecipare in presenza all’evento gratuito, è necessario iscriversi inviando una e-mail a segreterialmar@gmail.com, oppure contattando il 392 170 4992 (ALMAR) o 334 373 0330 (ASMARA) o 338 276 2825 (ADIPSO) o 375 598 3903 (AMICI LAZIO) o il 349 580 0852 (AMRER), fino a esaurimento posti. L’evento verrà anche trasmesso in streaming sui canali social delle Associazioni.