Il vaccino contro tutti i tumori: solo uno studio che ha riguardato topi di laboratorio e tre soggetti con melanoma

È giusto gioire per le scoperte, soprattutto quando annunciano la sconfitta del cancro. Ma la comunicazione delle scoperte scientifiche è una cosa seria che dovrebbe prevedere la comunicazione al largo pubblico solo quando i risultati siano certi, senza far sorgere false speranze. Invece quella del vaccino contro tutti i tumori è diventata di dominio pubblico mondiale e la sperimentazione ha riguardato solo topi di laboratorio e tre soggetti con melanoma. Manca solo la fila davanti alle farmacie. Questo per dire che sicuramente si tratta di un approccio interessante e innovativo ma è ancora troppo presto per poter parlare di un potenziale vaccino terapeutico contro i tumori efficace sull’uomo e basato sull’immunoterapia. In ogni caso ecco la potenziale rivoluzione del vaccino anti cancro: con il vaccino si introducono nell’organismo le proteine del tumore, in modo che il sistema immunitario sia sollecitato a riconoscerle e distruggere le cellule tumorali in quanto estranee. Quindi si tratta di una terapia personalizzata e ancora molto complessa per renderla operativa. Per ora abbiamo solo dati di laboratorio che, come abbiamo detto, riguardano una sperimentazione su topi di laboratorio e tre persone; dati certamente positivi e che sono stati pubblicati su una rivista scientifica prestigiosa come Nature, ma il cammino perché diventi terapia di massa è ancora troppo lungo.