Non c’è consenso sull’utilità del monitoraggio radiologico nei pazienti con melanomi ad alto rischio. Secondo una recente consensus conference britannica, la sorveglianza per i melanomi ad alto rischio resecati allo stadio II e III dovrebbe prevedere una TC o PET e RM cerebrale ogni 6 mesi per 3 anni, e poi una volta all’anno nei due anni successivi. Anche se oggi nel mondo scientifico non c’è univoca concordanza sull’utilità del follow-up di questi esami, nell’esperienza di questi ricercatori le indagini radiologiche sono risultate invece in grado di rilevare in modo affidabile le patologie sub-cliniche e identificare i pazienti idonei alla chirurgia, portando a esiti favorevoli.
Dei 173 pazienti osservati per una media di 23,3 mesi, il 47% è andato incontro a recidiva. I tempi di recidiva medi sono stati di 10,1 mesi, e la sopravvivenza libera da recidive media è stata di 21,2 mesi. La maggior parte delle recidive era asintomatica, ed è stata riscontrata a una scansione prevista nell’agenda di sorveglianza. Il 68% dei pazienti ha recidivato con patologia allo stadio IV, con una sopravvivenza complessiva media di 25,3 mesi. Il 31,7% dei pazienti ha manifestato una recidiva loco-regionale e la loro sopravvivenza media non è stata calcolata, come anche quella dei pazienti che sono stati operati per recidive allo stadio III o IV. La sopravvivenza media dei 33 pazienti che hanno ricevuto terapia sistemica è stata di 12,9 mesi. I brevi tempi medi di recidiva forniscono un razionale per intensificare l’agenda radiologica nel primo anno di sorveglianza. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista ESMO Open 2018.