Un video per ricordare quale sia l’importanza della presenza di servizi educativi e scolastici all’interno di un Ospedale. Presentato il 26 marzo 2024 dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, è stato realizzato dal Servizio Comunicazione e Informazione, in partnership con l’Istituto Comprensivo 6 e l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Modena. Negli ultimi mesi – con occhio discreto, a tutela di giovani pazienti e famiglie – sono state osservate le attività condotte quotidianamente dalla Scuola Ospedaliera e dallo Spazio Incontro, i 2 presìdi che si trovano all’interno della Pediatria del Policlinico, diretta dal prof. Lorenzo Iughetti. Il racconto, di circa 11 minuti, mette al centro i momenti salienti delle giornate dei pazienti accompagnati dalle parole dei professionisti che seguono quotidianamente le attività. Lo scopo è quello di aiutare bambini e ragazzi a trovare, anche in Ospedale, elementi di quotidianità e di una vita al di fuori del Reparto, senza interrompere gli studi né il percorso di crescita, specialmente se si tratta di periodi di ricovero particolarmente duraturi.
“Questo video ha l’intento di valorizzare la rete di collaborazione tra l’AOU e il territorio, in particolare il Comune di Modena e l’Istituto Comprensivo 6, per aumentare il benessere dei ragazzi ricoverati nelle nostre strutture”, dichiara il direttore generale dell’A.O.U. di Modena, Claudio Vagnini. “L’umanizzazione delle cure in ambito pediatrico passa anche da determinati aspetti come quello di permettere a un bambino di poter continuare a portare avanti gli studi e i propri interessi, stimolando la sua creatività e curiosità anche in momenti particolarmente difficili della propria vita.”
“La Scuola italiana è considerata come un’avanguardia per l’inclusione e il successo formativo di studentesse e studenti”, afferma la prof.ssa Patrizia Fravolini, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo 6 di Modena. “Attraverso un insieme di interventi integrati, la Scuola in Ospedale Giacomo Grossi, in collaborazione con tutto il personale del Policlinico, le Associazioni di volontari e le famiglie, persegue la cura e il benessere del bambino, costituisce un ponte tra la vita svolta all’esterno dell’ospedale e quella che viene realizzate all’interno. La scuola si prende cura del bambino e cerca di realizzare degli interventi che permettano alla famiglia e ai bambini stessi di poter ricostruire una prospettiva di futuro.”
“Reputo molto importante che la città possa conoscere e sapere cosa avviene al 7° piano del Policlinico”, dichiara Grazia Baracchi, assessore all’Istruzione, alla Formazione, allo Sport e alle Pari Opportunità del Comune di Modena. “All’interno dello Spazio Incontro ogni bimba e ogni bimbo può trovare un momento per rilassarsi immergendosi in una fiaba o in attività come il gioco delle costruzioni o laboratori creativi, trovando un momento per loro stessi dimenticandosi del momento difficile che stanno attraversando.”
“Il ricovero in Ospedale può essere fonte di distress psicologico per bambine, bambini e adolescenti e nello stesso tempo di intenso bisogno di supporto emotivo”, dichiara la dott.ssa Marisa Pugliese, referente area psicologia clinica dello sviluppo della Psicologia Ospedaliera AOU. “Le attività didattiche e ludico-espressive sono elementi fondamentali per lo sviluppo e il benessere psicofisico, affettivo, emotivo e relazionale. Tali attività garantiscono, anche durante il ricovero, continuità con le esperienze vissute quotidianamente nella vita delle bambine, dei bambini e degli adolescenti e permettono loro di esprimere preoccupazioni, ansie e paure. La scuola, lo spazio incontro e le attività svolte consentono di mantenere continuità progettuale e temporale, offrono occasioni di socializzazione, aiutano a superare il senso di isolamento che, spesso, le bambine, i bambini, le ragazze e i ragazzi sperimentano. Le attività didattiche e ludico-espressive sono individualizzate e pianificate con flessibilità, in gruppo multidisciplinare integrato, in relazione ai bisogni, alle condizioni cliniche e psicoemotive della bambina, del bambino e dell’adolescente.”
“Noi insegnanti nella Scuola Ospedaliera svolgiamo principalmente attività educative adattate alle esigenze degli studenti ricoverati attraverso lezioni individuali o di gruppo, utilizzando risorse didattiche specializzate in collaborazione e in accordo con gli insegnanti degli Istituti di provenienza dei ragazzi”, spiega Maria Chiara Mori. “Ogni giorno ci confrontiamo con sfide diverse, legate alle condizioni mediche degli studenti, alle limitazioni di tempo dovute agli impegni clinici, quindi abbiamo la necessità di adattare i metodi di insegnamento alle condizioni di salute specifiche di ciascun bambino. Flessibilità e sensibilità sono cruciali per superare queste difficoltà e garantire un ambiente educativo adeguato.”
“Il compito di Spazio Incontro è quello di accogliere quotidianamente i bambini ricoverati nel reparto di Pediatria del Policlinico di Modena, in un ambiente pensato e strutturato per loro, nel quale si possono trovare a proprio agio”, afferma Ivana Carri, insegnante. “Per questo motivo sono molto importanti le modalità con le quali questa accoglienza avviene ogni giorno. All’interno di Spazio Incontro i bambini possono scegliere di giocare liberamente: in una situazione particolare e difficile come quella che stanno vivendo non è affatto scontato. Possono entrare in relazione con gli altri bambini, effettuando laboratori ed esperienze organizzati nei vari giorni della settimana. Tra questi troviamo la musica, le costruzioni con i mattoncini, di manipolazione di materiali plastici come la creta, o ancora piccole e curiose esperienze per ricreare un contatto con l’ambiente naturale.”
“Scuola Ospedaliera e Spazio Incontro rappresentano ambiti estremamente importanti per i pazienti pediatrici e quelli di Oncoematologia pediatrica, in quella che oggi viene definita come umanizzazione delle cure”, conclude il prof. Iughetti. “I bambini ricoverati presso la nostra struttura trovano all’interno di questi spazi momenti di vita comuni che li riportano alla vita di tutti i giorni. L’importanza delle attività che si svolgono in questi Spazi è quella di rendere la cura più umana e avere risultati migliori nella qualità di vita dei bambini accolti nei nostri Reparti.”