I dati della Sorveglianza Integrata Covid-19 dell’Iss mostrano nel periodo 07 – 13 agosto 2023 un’incidenza dei casi diagnosticati e segnalati pari a 10 casi per 100mila abitanti, sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente (31 luglio – 06 agosto 2023, con 11 casi per 100mila abitanti). L’incidenza settimanale è in lieve diminuzione o stabile nella maggior parte delle Regioni/PPAA, con valori non superiori a 18 casi per 100mila abitanti. L’incidenza più elevata è stata riportata nelle Regioni Liguria e Lazio (18 casi per 100mila abitanti); la più bassa si registra invece in Toscana (3 casi per 100mila abitanti). I dati potrebbero tuttavia essere sottostimati, risultando in lieve aumento i tassi di ricovero. La fascia che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100mila abitanti è quella di età superiore ai 90 anni (con 20 casi per 100mila), in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente. L’incidenza è in lieve diminuzione anche in tutte le altre fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 57 anni, in leggero aumento rispetto alle settimane precedenti. L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero all’08 agosto 2023 è pari a 1,11 (1,00 – 1,23), stabile rispetto alla settimana precedente (1,14 al 1° agosto 2023). La percentuale di infezioni riportate in soggetti con almeno un’infezione pregressa (reinfezioni) è in lieve diminuzione, intorno al 35%. I tassi di malattia grave (ricovero, ricovero in terapia intensiva e decesso) sono stabili o in lieve aumento in tutte le fasce d’età. I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età e i tassi più elevati si trovano nella fascia d’età >90 anni.
In base ai dati di sequenziamento depositati sulla piattaforma nazionale I-Co-Gen, nell’ultima settimana di campionamento consolidata (24-30 luglio 2023, dati al 14 agosto 2023), si continua a osservare la co-circolazione di ricombinanti di Omicron attenzionati a livello internazionale, con una predominanza di sequenze attribuibili a XBB.1.9 (36,4%). Resta sotto monitoraggio la circolazione della variante EG.5 (discendente di XBB.1.9.2 con mutazione addizionale S:F456L) recentemente inclusa tra le Varianti di Interesse (VOI, variants of interest) da ECDC e OMS. Nell’ultima settimana di campionamento consolidata, la proporzione di sequenziamenti attribuibili alla variante EG.5 presenti in I-Co-Gen è risultata pari al 14,6% (5,5% per il sotto-lignaggio EG.5.1 e 9,1% per il sotto-lignaggio EG.5.1.1). Nel recente documento pubblicato dall’Oms (EG.5 Initial Risk Evaluation, del 09 agosto 2023) il rischio per la salute pubblica posto da EG.5 è indicato come basso a livello globale, in linea con il rischio associato a XBB.1.16 e alle altre varianti di interesse attualmente in circolazione. Nonostante sia stato stimato un elevato tasso di crescita per EG.5 e dati ottenuti sperimentalmente abbiano mostrato che la mutazione F456L che caratterizza il profilo della proteina Spike di EG.5 sia capace di evadere o diminuire il legame con anticorpi neutralizzanti anti-XBB.1.5, i dati ad oggi disponibili non mettono in evidenza cambiamenti nella gravità della malattia ad essa correlata.