Emicrania con aura: colpa di una neuroinfiammazione

L’emicrania è la seconda forma più comune di mal di testa; colpisce prevalentemente le donne a livello di un lato o a livello del lobo frontale e normalmente si manifesta per la prima volta nella fascia d’età compresa tra i 20 e i 50 anni. Nell’ emicrania con aura, la comparsa del mal di testa è preceduta da diversi disturbi (sintomi) premonitori come, ad esempio, la visione di flash luminosi, nausea, vomito, sensibilità aumentata ai rumori. Secondo un recente studio, proprio l’emicrania sarebbe associata a neuroinfiammazione, il che suggerisce una probabile connessione con l’attività cerebrale e l’attivazione gliale. Queste le conclusioni di uno studio condotto su 29 soggetti, tutti affetti da emicrania con aura. Secondo l’autrice Nouchine Hadjikhani, della Harvard Medical School, tutti i soggetti presentavano neuroinfiammazione a livello delle aree cerebrali che processano il dolore, ed anche di aree che sono state coinvolte nella patogenesi della CSD. Questa consiste in una temporizzazione anomala dei neuroni, la cui attività si diffonde ai neuroni adiacenti con una velocità di circa 3-5 mm al minuto; se essa avviene a livello della corteccia visiva, il paziente avverte uno scintillamento che parte dal centro del campo visivo e si muove in direzione periferica. La correlazione fra CSD ed aura emicranica risale al 2001, ma non era noto cosa accadesse fra questo evento e la cefalea, e non sussistevano neanche prove dirette di infiammazione cerebrale. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Neurology online 2019.