Neuropsichiatria infantile, SINPIA: “Nuovo modello di continuità di cura dall’età evolutiva all’età adulta”

Un nuovo modello di transizione della cura di bambini e ragazzi affetti da patologie neurologiche e psichiatriche nel passaggio dall’età evolutiva a quella adulta. Questo il tema al centro del congresso nazionale Continuare a Curare: Modelli di Lavoro Interdisciplinari per Supportare il Passaggio all’Età Adulta nelle Patologie Neurologiche e Psichiatriche Complesse, recentemente svoltosi a Pavia presso Fondazione Mondino, IRCCS Istituto Neurologico Nazionale, con il patrocinio di Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza SINPIA, Società Italiana di Neurologia SIN, Società Italiana di Pediatria SIP, Società Italiana di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Lega Italiana Contro l’Epilessia LICE, Associazione Italiana di Miologia, Rete Europea di Malattie Rare ERN European Rare-Disease Network Epicare e diverse Associazioni di famiglie di malattie rare e complesse. L’evento formativo, spiegano i promotori, è nato dall’esigenza di individuare e meglio indirizzare in modo condiviso le diverse necessità del soggetto affetto da patologia neurologica e psichiatrica in età evolutiva al momento del passaggio alla maggiore età, anche in relazione al grado di complessità multidisciplinare richiesta, al fine di proporre un modello di continuità di cura programmata, coordinata, e centrata sul soggetto e la sua famiglia.

“Quando parliamo di continuità di cura intendiamo il diritto del bambino e adolescente con patologia neuropsichiatrica di proseguire il suo percorso di cura dopo i 18 anni di età in un nuovo servizio ma continuando il suo cammino, senza creare disagi a lui e alla sua famiglia”, dichiara Elisa Fazzi, presidente della SINPIA, direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili e Università di Brescia. “Il modello di intervento della NPIA italiana è unico al mondo e consente di affrontare le malattie croniche e multiproblematiche dello sviluppo neuropsichico del bambino e dell’adolescente con un modello assistenziale fortemente integrato tra ospedale e territorio, nell’ambito di una rete specialistica multidisciplinare dedicata, in grado di garantire risposte specifiche per età e tipologia del disturbo, con il coinvolgimento attivo delle famiglie, nell’ambito di percorsi di cura complessi e in continua trasformazione.”

“Si tratta di un modello molto funzionale per seguire soggetti affetti da patologie ad esordio precoce che nel corso della vita possono evolvere assumendo via via col tempo nuove facce e, con esse, nuove nomenclature, senza mai peraltro risolversi pienamente”, afferma Renato Borgatti, direttore della Struttura Complessa Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Fondazione Mondino IRCCS, membro SINPIA. “Modificandosi, nell’età adulta, la malattia a volte presenta nuovi sintomi e criticità, spesso difficili da approcciare e risolvere. Si tratta di cambiare paradigma, prospettiva di cura. E per farlo serve un lavoro di confronto e scambio tra specialisti, mirato alla creazione di nuovi e accoglienti percorsi di presa in carico che garantiscano una continuità di cura nelle diverse età e fasi di malattia.”

“In un momento storico in cui la programmazione sanitaria si sta rinnovando alla ricerca di nuovi modelli organizzativi al passo coi tempi e con le mutate richieste di salute, il tema della ‘continuità di cura life-span’ è sicuramente uno dei più fertili e stimolanti, potendo produrre riflessioni non circoscritte allo specifico della singola malattia ma aperte a sviluppi di ben altro respiro”, dichiara Antonella Costantino, past president SINPIA, direttore UONPIA Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

Discusso anche il modello di transizione della cura in ambito epilettologico, affrontando gli aspetti clinici relativi alla specificità delle crisi, ma anche farmacologici, neuropsicologici e comportamentali, illustrando inoltre modelli virtuosi di transizione con esperienze nazionali e internazionali. Durante la giornata conclusiva del Congresso, sono stati illustrati il Piano d’Azione Globale Intersettoriale per la Cura dei Disturbi Neurologici, proposto dall’Oms, e le strategie ministeriali nazionali per la continuità di cura dei soggetti fragili, affrontando le peculiarità della continuità di cura nei disturbi del neurosviluppo, delle malattie rare e della psicopatologia dell’adolescenza, con focus sulle dipendenze, gli stati mentali a rischio e i disturbi del comportamento alimentare.