Nevi, melanomi e sarcomi cutanei. Come distinguerli

Nevi, melanomi e sarcomi sono categorie di patologie affini tra loro per aspetti diagnostico terapeutici, per la rarità, per la costante crescita e perché richiedono un approccio multidisciplinare integrato tra specialisti clinici, dermatologi e oncologi, chirurghi e anatomopatologi. Le neoplasie melanocitarie, seppur rare, sono in costante aumento in tutte le macroaree italiane, sia negli uomini che nelle donne: la loro incidenza è cresciuta del 30% nell’ultimo decennio. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ogni anno nel mondo vengono diagnosticati 132.000 nuovi casi. In Italia, come risulta dai dati AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), l’incidenza del melanoma è in aumento: si registrano circa 7.000 nuovi casi ogni anno, di cui 1.500 in stadio avanzato. L’aumento dell’incidenza è di per sé legato in parte all’invecchiamento della popolazione e in parte al maggior controllo nella popolazione adulta di lesioni cutanee, grazie ai programmi di screening dedicati alla “mappatura” delle lesioni pigmentate della cute o nevi. I sarcomi sono molto rari, rappresentando secondo l’OMS meno dell’1% di tutti i tumori maligni in generale con un tasso di incidenza che aumenta con l’età. Secondo l’AIRTUM, in Italia si stimano circa 6.000 nuovi casi all’anno, che comprendono i sarcomi dei tessuti molli di qualsiasi distretto corporeo (arti, testa-collo, tronco, visceri, etc.) e i sarcomi ossei. Riguardo alla sede i sarcomi colpiscono nel 60% dei casi gli arti, nel 15% il retroperitoneo, nel 10% il tronco, nel 5% il distretto testa-collo e nel 10% i visceri (esofago, stomaco, intestino, utero ecc.).

“Queste neoplasie sono caratterizzate da notevoli difficoltà nella diagnosi, motivo per cui richiedono particolare expertise”, spiega la dott.ssa Antonina Parafioriti, Direttrice dell’Unità Operativa Complessa di Anatomia Patologica dell’ASST PINI-CTO. “La rarità e la complessità diagnostico-terapeutica dei sarcomi richiedono un confronto continuo e sinergico tra le diverse figure specialistiche coinvolte. Il primo step per il raggiungimento di una diagnosi il più possibile esatta è il confronto tra patologi. Il melanoma è sicuramente più frequente ma può mimare dal punto di vista istologico alcuni tipi di sarcomi e l’approccio terapeutico è profondamente diverso. Per questo l’evento formativo in programma è stato predisposto appositamente per la figura dell’anatomopatologo, protagonista della diagnosi di melanomi e sarcomi. Si tratta – prosegue Parafioriti – di un confronto altamente specialistico che verterà sull’analisi di una selezione di casi specifici e difficili per lo specialista, per la loro presentazione e morfologia, perché nevi, melanomi e sarcomi sono correlati tra loro per la problematica di diagnostica differenziale.”

Giovedì 6 luglio, presso l’ASST PINI-CTO, esperti anatomopatologi italiani si confronteranno sul tema delle diagnosi difficili discutendo di casi clinici condivisi grazie alla tecnologia digitale in occasione del Convegno “Confrontiamoci sulle Diagnosi Difficili: Nevi, Melanomi, Sarcomi”.