Nuovo protocollo esame TC per capire l’origine del dolore toracico

Il protocollo diagnostico messo a punto dai medici e ricercatori del San Raffaele si basa sull’utilizzo di 2 tecniche di imaging innovative sviluppate negli ultimi 10 anni fra Europa e USA, in grado di aggiungere informazioni preziosissime all’esame Angio-TC standard. Entrambe le tecniche – chiamate LCE CT e ECV CT – prevedono una scansione acquisita a 10 minuti di distanza dalla classica Angio-TC e quindi possono essere effettuate nell’immediato. Il San Raffaele è il primo Ospedale al mondo a mettere a punto, testare e utilizzare queste tecniche nel contesto clinico del dolore toracico acuto, dopo essere stato il primo al mondo, nel 2016, a mettere a puntole stesse tecniche per la modellizzazione tridimensionale e diagnosi delle aritmie ventricolari maligne.

“Le tecniche che abbiamo testato rendono visibili le alterazioni del muscolo cardiaco a livello cellulare ed extracellulare, informazioni prima inaccessibili, consentendo di andare oltre la valutazione dei vasi sanguigni e di ampliare le possibilità diagnostiche. La nuova tecnica permette di identificare la presenza del danno al muscolo cardiaco e di comprenderne le cause con straordinaria precisione, con enormi vantaggi per il paziente e per il sistema sanitario”, dichiara il prof. Antonio Esposito, coordinatore dello studio che ha coinvolto 84 pazienti con dolore al petto ammessi al Pronto Soccorso. Combinando le informazioni fornite dalle 2 tecniche (LCE ed ECV) è stato possibile aumentare – senza esami aggiuntivi – la capacità di diagnosi della TC di circa il doppio.

Per 42 dei pazienti arruolati, l’utilizzo della nuova tecnica è risultato determinante per diagnosticare la patologia all’origine del dolore toracico. “Di questi 42 pazienti, 22 soffrivano di miocardite; 3 di infarto miocardico a coronarie indenni – quindi non visibile tramite Angio-TC o coronarografia – e un numero minore di altre patologie specifiche del miocardio. Tutte condizioni ad alto rischio che vanno identificate e adeguatamente curante il prima possibile, e che solo grazie al nuovo protocollo è stato possibile diagnosticare in urgenza”, prosegue Esposito. “Il protocollo verrà presto applicato in ospedali in giro per il mondo dopo la prima esperienza riportata dal San Raffaele. Questa nuova TC potrebbe diventare lo standard clinico negli ospedali di tutto il mondo, con un impatto straordinario sulla presa in carico dei pazienti con dolore toracico acuto: anticipare la diagnosi di giorni o settimane significa in questo caso allo stesso tempo salvare vite e ridurre la spesa sanitaria.”