Una nuova tecnologia aiuta il clinico a “sorvegliare” il glaucoma

Un software di ultima generazione è in grado di accorpare e analizzare velocemente le informazioni provenienti dal campo visivo e dall’OCT, i 2 principali esami che servono per rilevare e monitorare il glaucoma, anche se condotti in strutture diverse, facilitando la diagnosi precoce e fornendo informazioni utili a impostare il trattamento più appropriato. La patologia, spesso definita “ladro silenzioso della vista” poiché asintomatica nelle sue fasi iniziali, comporta un danno irreversibile al nervo ottico, solitamente causato da un’eccessiva pressione intraoculare. La sua prevalenza è in crescita: nel 2040, si stima che nel mondo ne soffriranno 120milioni di persone.

“Per diagnosticare il glaucoma e rilevare ogni suo ‘passo avanti’, lo specialista deve saper interpretare una mole complessa di dati, provenienti da esami eterogenei. Oggi ci viene in aiuto un nuovo software che legge in modo sinottico campo visivo e OCT”, dichiara Matteo Sacchi, specialista dell’Ospedale San Giuseppe di Milano – Gruppo MultiMedica, struttura che ha testato e introdotto il software in Italia. Il Centro anche quest’anno aderisce alla Settimana Mondiale del Glaucoma (12 al 18 marzo 2023): il 17 marzo 2023 eseguirà screening gratuiti e risponderà a dubbi e domande sulla patologia (occorre prenotarsi telefonando allo 02 8599 4802, dal lunedì al venerdì, dalle 11:00 alle 12:00).

“Campo visivo e OCT (optical coherence tomography) – continua Sacchi – sono 2 esami che forniscono informazioni molto diverse: il primo ci dice come funziona l’occhio; il secondo ci restituisce un’immagine dell’anatomia dell’organo. Leggere simultaneamente i risultati di queste 2 indagini e saperli tradurre in indicazioni precise sulla progressione del glaucoma, intercettando un eventuale peggioramento e la necessità di reindirizzare la terapia o di optare per l’intervento chirurgico, non è un’operazione intuitiva; richiede allo specialista molta esperienza e un complesso lavoro di analisi. Nei test che stiamo conducendo, il software esegue lo stesso compito in modo affidabile nel giro di pochi istanti. Lo abbiamo già impiegato con successo in oltre 1.000 pazienti.”

“Chi soffre di glaucoma deve eseguire l’esame del campo visivo e l’OCT almeno 1 volta all’anno, per tutta la vita. Può capitare che il paziente alla visita di controllo dimentichi di portare con sé tutti gli esami fatti in precedenza o ne perda qualcuno e per il clinico può risultare difficile ricostruire i ‘pezzi’ mancanti. Grazie a questa nuova piattaforma software, il medico potrà consultare rapidamente lo storico dei 2 esami, accorpati in un unico referto, conducendo all’occorrenza approfondite elaborazioni statistiche.”

Altra importante funzione del software è legata alla capacità di mettere in comunicazione centri e specialisti diversi, trasmettendo in tempo reale i referti dei pazienti, facilitando in tal modo eventuali second opinion o casi di co-gestione fra strutture differenti. A breve partirà uno studio pilota sull’impiego del programma in più centri oftalmologici italiani.

Il glaucoma è inizialmente asintomatico perché, sottraendo campo visivo periferico, la visione centrale resta normale. In Italia sono 500mila le persone con diagnosi di glaucoma, cui se ne aggiungono altre 500mila che non sanno di averlo. Ci si accorge del disturbo solo quando il danno diventa importante, e purtroppo irreversibile. È tuttavia possibile intervenire con farmaci o chirurgia per evitare che peggiori. Nella maggior parte dei casi, la diagnosi di glaucoma non è una “condanna alla cecità”: colliri, laser e chirurgia consentono di arrestare la patologia e di gestirla, al pari di altre cronicità. “La diagnosi precoce è cruciale”, conclude Sacchi. “Dopo i 50 anni, tutti dovrebbero sottoporsi con regolarità a una visita oculistica, soprattutto se in famiglia c’è già qualcuno che ne soffre.”