All’Ospedale di Bordighera, in gestione privata convenzionata con l’Asl, un uomo di 78 anni, malato di Alzheimer, che aveva ingoiato una protesi dentaria e rischiato di morire soffocato sarebbe stato rimandato a casa senza che i Medici si siano accorti del corpo estraneo. Era la sera del 22 marzo 2024, quando l’anziano signore, affetto da demenza, viene trasportato al Pronto Soccorso in ambulanza per difficoltà respiratorie. Ad accompagnarlo, la moglie che, secondo quanto riportato da diversi quotidiani locali, racconta di come il dottore che lo ha visitato abbia deciso di rimandarlo a casa. Trascorse alcune ore, intorno a mezzanotte, le condizioni dell’anziano peggiorano: “Non respirava e faticava anche a tossire”, racconta la donna. “Lo vedevo che soffriva e così, senza nemmeno aspettare l’ambulanza, lo abbiamo caricato in auto, riportandolo in Ospedale.” Il punto di primo intervento di Bordighera non garantisce però l’esecuzione in nottata di esami radiologici. Dunque, la moglie chiede il trasferimento all’Ospedale di Sanremo; il paziente sarebbe invece rimasto al San Charles di Bordighera, sembra in codice verde. Solo dopo aver effettuato la radiografia, al mattino seguente, e visionata la protesi in gola, l’uomo sarebbe trasferito all’Ospedale Borea di Sanremo: “Ho trovato medici bravissimi e scrupolosi”, racconta ancora la moglie. “Una dottoressa, in particolare, è riuscita con una manovra ad estrarre la protesi dalla gola, senza bisogno di dover operare.” La famiglia ha fatto sapere di non intendere presentare denuncia, ma di voler rendere pubblica la propria esperienza, che ha dell’incredibile.
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