Ospedale Koelliker di Torino contro “la tosse che non passa”

La tosse che non passa. Un problema solo all’apparenza banale che colpisce dal 7 al 18% della popolazione; 1 paziente su 10 nelle grandi città, dove l’esposizione ad inquinanti ambientali ne aumenta l’incidenza. La Sindrome da ipersensibilità alla tosse o tosse cronica (che perdura più di 8 settimane) è un disturbo tanto comune quanto complesso che può limitare sensibilmente la qualità della vita, con ricadute fisiche ma anche psicologiche e sociali. Una condizione che sta avendo sempre maggiore attenzione all’interno della comunità medica e che trova nel Centro Malattie Pneumologiche e Percorso della Tosse Cronica, aperto di recente a Torino presso l’Ospedale Koelliker, una risposta terapeutica nuova nel panorama sanitario locale. La divisione dell’ospedale si avvale di diversi specialisti in malattie dell’apparato respiratorio, otorinolaringoiatria, foniatria/logopedia e gastroenterologia che dispongono delle più moderne e complete attrezzature mediche per la diagnosi e la terapia secondo le linee guida più all’avanguardia in materia, già in vigore in Australia e negli Stati Uniti. L’accesso al Centro avviene privatamente e in convenzione con il SSN.

“La tosse è un sintomo (non una patologia) che può accompagnare tantissime malattie: polmoniti, bronchiti acute e croniche, asma, reflusso gastro-esofageo, pleuriti, pneumotoraci, tumori, problemi cardiologici. Anche l’assunzione di alcuni farmaci può causare tosse della durata di mesi o addirittura anni”, spiega il prof. Riccardo Pellegrino, Responsabile del Centro Pneumologico. “Questo avviene per una stimolazione dei neurosensori localizzati nelle prime vie respiratorie e con il tempo anche di alcuni tratti del sistema nervoso centrale dove i segnali della tosse vengono trasferiti. Così la tosse può comparire anche per stimoli minori: parlare al cellulare, la variazione della temperatura dell’aria respirata, gli acari della polvere o lo smog, diventando così refrattaria ai classici trattamenti medici. Data la complessità del fenomeno – prosegue Pellegrino – l’impegno del Centro è quello di trattare il disturbo esaminandolo all’interno di un sistema polispecialistico che coinvolge lo pneumologo-fisiopatologo respiratorio, lo specialista in ORL, il gastroenterologo, il neurologo, il foniatra e il logopedista. Ognuna di queste figure professionali ha il compito di esaminare l’eventuale patologia d’organo che causa la tosse cronica utilizzando le tecnologie più avanzate e di condividere i risultati ottenuti con i colleghi per formulare una diagnosi più chiara possibile, ovviamente sotto la supervisione di un responsabile che possa coordinare al meglio l’attività dell’équipe”.