
Avviato nei giorni scorsi il progetto di ricerca Severe Infections and Sepsis Clinical Network for Identification of Clinical and Diagnostic Markers, Immunological Monitoring and ‘Target and Tailored’ Therapies for Adults, Children and Patients Admitted to Intensive Care Units SIS-NET, che vede come unità capofila l’Università di Palermo e che coinvolge a livello nazionale altri 16 partner, sia pubblici sia privati, tra Università, IRCCS, Aziende, Enti privati accreditati e Società scientifiche, tra cui SIAARTI. Il progetto – finanziato dai fondi previsti dal bando a cascata PNRR emanato dall’Iss – prevede la creazione di una rete nazionale composta da Unità di Terapia Intensiva, per adulti e neonatali, Dipartimenti di Malattie Infettive e Pediatria, Laboratori di Microbiologia e Immunologia e permetterà la creazione di una rete clinico-diagnostica che sia in grado di raccogliere dati in modo tempestivo e coordinato a livello nazionale, così come la progettazione di studi clinici multicentrici per valutazioni diagnostico-prognostiche.
“Con il progetto SIS-NET […] intendiamo puntare sulle eccellenze del Paese per costruire una realtà di ricercatori e clinici che possano costituire una infrastruttura collaborativa stabile che guardi anche oltre la fine del progetto”, dichiara la prof.ssa Anna Teresa Palamara, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss. “Questo progetto, finanziato con circa 5milioni di euro distribuiti su 17 Istituzioni sparse sul territorio nazionale, permetterà di raggiungere ed estendere questo obiettivo per facilitare la standardizzazione e la condivisione dei dati clinici a livello nazionale tra Terapie Intensive (anche pediatriche e neonatali) e Dipartimenti ospedalieri coinvolti nella valutazione, la diagnostica e lo studio delle malattie infettive”, dichiara il prof. Federico Forneris, presidente Fondazione INF-ACT. “Il progetto – continua il prof. Massimo Midiri, rettore dell’Università di Palermo – potrà garantire la raccolta tempestiva e capillare di dati clinici ed epidemiologici e la clusterizzazione di sottoinsiemi di pazienti in base alle loro caratteristiche, ponendo le basi per miglioramenti terapeutici. Unipa è orgogliosa dei propri ricercatori e dei propri dirigenti amministrativi che stanno supportando e supporteranno un progetto di ricerca di pubblica utilità.”
“L’obiettivo di Salute pubblica che ci hanno attribuito è importantissimo e la mancanza di un sistema di reti cliniche è stato drammatico nella recente era Covid-19”, dichiara il referente scientifico del progetto SIS-NET, prof. Antonino Giarratano, del Dipartimento di Medicina di Precisione in Area Medica, Chirurgica e Critica. “Abbiamo tempi ristretti, ma siamo sicuri che porteremo risultati significativi grazie a un progetto di ricerca che costituisce un adeguamento dei sistemi di monitoraggio e di contrasto delle infezioni ai contesti europei. Le reti nazionali, mediante la condivisione delle risorse, favoriranno lo scambio di informazioni allo scopo di prevenire infezioni severe e sepsi sia da parte di patogeni comunitari sia acquisiti in ospedale. Si tratta di una vera e propria emergenza sanitaria che, solo in Italia, colpisce ogni anno circa 250mila persone, con esito purtroppo fatale nel 25% dei casi (60mila morti l’anno). Oggi è una giornata importante che vede tra l’altro il CNEC ISS licenziare le prime linee guida italiane sulla sepsi e lo shock settico.”