
DOMANDA
“Ho 54 anni e, in alcuni periodi, le mie urine hanno un odore non proprio piacevole ma forte e sgradevole. Questo comporta che quando sono a casa di amici, ma anche quando non sono sola in casa mia, devo sempre arieggiare il bagno in quanto quasi mi vergogno. In pratica, non mi sembra di avere la cistite. Ho avuto una gravidanza. Cosa può essere la causa di queste urine maleodoranti?”
RISPOSTA
Per sua natura, le urine sono inodore e presentano un colore “giallo paglierino”. L’odore sgradevole delle urine può dipendere da infezioni urinarie, ma anche da altri fattori come l’alimentazione o l’assuzione di antibiotici. Le infezioni urinarie possono essere associate ad un aumento della frequenza delle minzione, bruciori e febbre. Sia nell’uomo che nella donna tale disturbo dipende da una incapacità a svuotare completamente la vescica, per cui il ristagno favorisce il proliferare dei batteri in vescica e quindi il cattivo odore delle urine.
Ma anche l’alimentazione può essere responsabile delle urine maleodoranti; in questi casi, però, l’odore sgradevole non persiste più di 2-3 giorni. È il caso di tutte quelle persone che mangiano cavoli, asparagi ma anche aglio. La persistenza di urine maleodoranti può durare anche per molti giorni in coloro che per esempio iniziano una dieta a base di cavoli, alimento ipocalorico spesso usato nelle dieta dimagranti.
Infine, le urine possono risultare maleodoranti anche in coloro che assumono terapie antibiotiche. Tra gli antibiotici che possono alterare l’odore delle urine figurano amoxicillina, ampicillina, nitrofurantoina, ciprofloxacina, norfloxacina, trimetoprim.