Pericolo fentanyl in Italia per aumento dei furti negli Ospedali. Intervista a Gatti su Avvenire

Riccardo Gatti, specialista in Psichiatria e coordinatore del Tavolo Regionale della Lombardia sulle dipendenze, legge “con preoccupazione” la circolare diffusa dal Ministero della Salute: “Quello che possiamo immaginare – ma non ho elementi oggettivi per dirlo visto che di questa circolare mi informa il vostro Quotidiano – sono 2 cose”, dichiara Gatti a Avvenire. “La prima, che furti di fentanili si siano verificati in grandi quantità negli Ospedali; la seconda, e forse la più seria, che la circolazione di fentanili stia aumentando e che Ospedali e Aziende sanitarie locali debbano essere preparate, più preparate di prima, a curare persone che stanno male per aver assunto fentanili.”

Avvenire riporta che i documenti sono riservati, come riservato resta per ora il motivo per il quale l’allerta sui furti di fentanili sia aumentata in modo così drastico. Il fentanyl è un potente analgesico narcotico, circa 80 volte più potente della morfina, il cui abuso porta a dipendenza. Il fentanyl e i suoi derivati, si legge sul sito del Dipartimento per le Politiche Antidroga, sono utilizzati come anestetici e analgesici sia nell’uomo sia in Veterinaria. Un analogo strutturale, il 3-metilfentanil, risulterebbe venir sintetizzato illegalmente e venduto come “eroina sintetica” o miscelato all’eroina stessa. L’uso non medico del fentanyl avviene attraverso diverse modalità non attinenti alla formulazione farmaceutica: per via iniettiva; per ingestione di caramelle (assunzione transmucosa); attraverso l’uso di cerotti. Viene inoltre fumato o assunto per via intranasale (sniffo).