Pirazzoli: “Come mai e per quale ragione la terza dose non è obbligatoria per il personale delle strutture?”

Prosegue nelle strutture sociosanitarie ANASTE Emilia-Romagna l’iter di somministrazione della terza dose del siero anti-Covid, dopo almeno 6 mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione. La copertura vaccinale, effettuata in questi giorni nelle diverse residenze tra Bologna, Modena e Ferrara, riguarda in prima battuta gli anziani e al contempo i sanitari: medici, infermieri, OSS e tutto il personale ausiliario. Per monitorare tempistiche e modalità di prenotazione delle cosiddette “dosi booster”, l’ANASTE regionale ha avviato un sondaggio interno tra le proprie associate, ponendosi come “interlocutore e facilitatore” del dialogo con le USL provinciali e la Regione. “Il vaccino – dichiara il dott. Gianluigi Pirazzoli, presidente ANASTE Emilia-Romagna – è l’unica arma che abbiamo per uscire dalla pandemia in questa nuova fase dell’emergenza sanitaria in cui il valore dell’Rt è risalito a 1,12. “Mi chiedo come mai e per quale ragione la terza dose non sia obbligatoria per il personale delle strutture.”