
Anche secondo la “cabina di regia” il pericolo maggiore per la salute pubblica in Italia, in questo momento, si chiama variante virale. E questo perché in molteplici regioni, proprio queste varianti possono portare a un rapido incremento dell’incidenza dell’infezione. “Le varianti hanno maggiore trasmissibilità, quindi dobbiamo fare presto a vaccinare ed è necessario prendere provvedimenti particolarmente restrittivi soprattutto nei comuni colpiti”, spiega Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute. “È una corsa contro il tempo, cercando di coprire la popolazione da un lato, con il vaccino, e cercando di arginare il virus, che circolando accumula mutazioni e può ridurre l’efficacia del vaccino. A Chieti, in Abruzzo, è stata identificata la variante inglese che ha maggiore trasmissibilità, ma per fortuna la risposta ai vaccini non è inficiata. Bisogna intervenire prontamente, anche perché sembra possa infettare di più la popolazione pediatrica, e si stanno implementando zone rosse nei comuni colpiti.” In Umbria, invece, sembra essere attiva la circolazione di 2 varianti, quella inglese e quella brasiliana; a Perugia sono stati identificati dei cluster ospedalieri nei quali sembra aver circolato la variante brasiliana. “L’allerta resta dunque alta e – conclude Rezza – si stanno prendendo misure.”