Secondo gli ultimi dati dell’Oms, le vaccinazioni possono prevenire fino a 3milioni di morti ogni anno. Tuttavia, un numero considerevole di decessi continua a essere causato da malattie infettive prevenibili con vaccinazione, soprattutto tra i soggetti immunocompromessi o fragili. Le basse coperture vaccinali hanno indotto la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali SIMIT e la Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica SItI ad avanzare nuove soluzioni con il documento inter-societario Proposte Operative per la Vaccinazione dei Soggetti Adulti Fragili/Immunocompromessi. Obiettivo è far comprendere come le vaccinazioni abbiano una funzione strategica e rappresentino un investimento di sanità pubblica. Particolare riferimento va a infezioni dalle gravi conseguenze (ad esempio Pneumococco, Herpes zoster, Meningococco, etc.), le cui coperture vaccinali sono molto basse. Il Documento ha trovato l’avallo di numerose altre società scientifiche: Associazione Medici Diabetologi AMD; Italian Group for the Study of Inflammatory Bowel Disease IG-IBD; Società Italiana Diabetologia SID; Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva SIGE; Società Italiana Geriatria e Gerontologia SIGG; Società Italiana Medicina Generale SIMG; Società Italiana Reumatologia SIR.
“Le vaccinazioni rappresentano un presidio fondamentale per la prevenzione primaria: hanno permesso di conseguire risultati eccezionali nel ridurre morbosità e mortalità di molte malattie infettive e sono una priorità per la Sanità Pubblica”, dichiara il prof. Giovanni Gabutti. “Esiste un elevato rischio derivante dalle malattie infettive e dalle loro complicanze nei soggetti immunocompromessi e/o con co-morbosità. Per questi pazienti a rischio, la prevenzione dev’essere un obiettivo di salute pubblica e individuale di fondamentale importanza.”
“Per migliorare il tasso di vaccinazione contro gravi infezioni come Pneumococco, Herpes Zoster, Meningococco, occorrono azioni mirate, volte a favorire nuovi percorsi di vaccinazione più vicini ai luoghi dove i pazienti afferiscono per la cura delle loro patologie, come ospedali, ambulatori specialistici o di medicina generale, RSA”, dichiara il prof. Massimo Andreoni, direttore scientifico SIMIT. “In particolare, si può rivelare fondamentale l’ampliamento degli accordi con i Medici di Medicina Generale verso tutte le vaccinazioni raccomandate per l’adulto fragile/immunocompromesso, poiché il MMG è consapevole delle caratteristiche del paziente e delle specifiche esigenze che questi può avere in merito a ciascuna vaccinazione, e potrebbe somministrarle insieme a quella contro l’influenza o programmarle in successive scadenze. La somministrazione delle vaccinazioni in questi contesti è un’opportunità da valorizzare. Per favorire questo processo, è indispensabile il superamento di alcune barriere, come l’approvvigionamento dei vaccini da parte di ospedali, RSA, ambulatori; il loro accesso all’Anagrafe Vaccinale; una dotazione delle misure e degli strumenti necessari per collaborare con i Dipartimenti di Prevenzione. Inoltre, è necessario il superamento dei limiti organizzativi e burocratici nella fornitura dei vaccini. A completare la strategia d’azione può intervenire anche un richiamo dell’attenzione degli specialisti sulle vaccinazioni da raccomandare ai propri pazienti.”