
La stagione dell’influenza non si è ancora del tutto conclusa e il Covid, non ancora debellato, continua, seppur in misura minore, a mietere malati e in alcuni casi addirittura morti. Per le categorie a rischio è quindi ancora necessario sottoporsi al vaccino annuale antinfluenzale e per molti italiani è anche il momento per effettuare il nuovo booster contro Covid-19. La coincidenza di questi 2 importanti appuntamenti di prevenzione può rivelarsi un’occasione fondamentale per richiamare l’attenzione, più in generale, sull’importanza delle vaccinazioni dell’età adulta che saranno determinanti, specialmente tra i soggetti fragili e gli anziani maggiormente esposti alle infezioni, per evitare decessi e forme gravi di malattia. Questo l’appello lanciato durante l’incontro Investire sul Futuro: la Prevenzione Vaccinale Come Volano di Salute, Benessere e Sostenibilità, svoltosi nei giorni scorsi presso il Ministero della Salute.
“L’importanza delle vaccinazioni per la popolazione adulta e anziana è un tema al centro delle politiche condotte dal Ministero della Salute a tutela della salute pubblica e individuale, con un’offerta vaccinale attiva, gratuita e omogenea su tutto il territorio nazionale”, dichiara il ministro della Salute, Orazio Schillaci. “L’Italia è tra gli Stati europei con maggiore longevità e in futuro si prospetta un ulteriore invecchiamento della popolazione che porta con sé un incremento delle malattie croniche e una perdita di autonomia che colpisce maggiormente gli anziani con reddito più basso. Promuovere la cultura della vaccinazione attraverso campagne di comunicazione mirate, come quelle che abbiamo realizzato per la vaccinazione antinfluenzale e anti-Covid, rappresenta un tassello importante a tutela della salute degli anziani, che sono oggi al centro di un forte impegno, da cui è nato il cosiddetto Ddl Anziani, proprio in questi giorni all’approvazione del Parlamento.”
Istituzioni, stakeholders, clinici e associazioni dei pazienti hanno affrontano il tema della prevenzione nell’adulto come strategia economica, sociale e di salute pubblica per lo sviluppo del Paese ribadendo il valore della prevenzione vaccinale come volano per la salute delle persone, il benessere di un invecchiamento attivo, i vantaggi di una società più produttiva. L’iniziativa è stata promossa da Adnkronos insieme a Senior Italia Federanziani e Federsanità Anci e realizzato in collaborazione con FB&Associati, con il contributo non condizionante di Gsk. Entro il 2030, si prevede che il numero di persone di età pari o superiore a 60 anni aumenterà di oltre 1/3, raggiungendo 1,4miliardi di persone e l’Italia è uno dei Paesi più longevi, confermandosi al secondo posto tra i 27 Stati Membri dell’Unione Europea, con 83,6 anni, dopo la Spagna. Invecchiare in buona salute dovrebbe essere l’obiettivo prioritario delle strategie nazionali, europee ed internazionali ma in quest’ottica ci sono ancora molti passi da compiere. I programmi di immunizzazione “durante il corso della vita” sono una delle misure di maggior successo utilizzate per mantenere la salute pubblica, l’economia e la società. Oltre ad essere un patrimonio in grado di evitare gravi malattie e morti sia nei bambini che negli adulti, i vaccini rappresentano anche un “tesoretto” da centinaia di milioni di euro, se non miliardi, in termini di costi risparmiati ogni anno dal Ssn e dalla società in generale. Le vaccinazioni possono e devono infatti essere considerate un investimento poiché consentono un risparmio di costi diretti e indiretti che, nel medio e lungo termine, favorisce la sostenibilità del sistema sanitario e socio-economico del Paese.