Occhi rossi, difficoltà respiratorie, congestione nasale. Per una buona fetta della popolazione italiana primavera non vuol dire solo pic-nic nei prati e passeggiate in montagna. Secondo l’Istat, le allergie in Italia costituiscono la terza causa di malattia cronica dopo osteoporosi/artrite e ipertensione. Si stima che almeno un terzo della popolazione mondiale sia affetta da una qualche forma di allergia, con un quadro di manifestazioni cliniche molto variabili, che coinvolgono l’apparato respiratorio e visivo, l’apparato gastrointestinale, la cute. Negli ultimi dieci anni sono aumentati i casi di pazienti che manifestano sensibilità verso più sostanze. All’aumento della sensibilizzazione è associato un aumento delle manifestazioni cliniche come rinite e asma allergico.
Ma facciamo un po’ di chiarezza. “Quando si parla di allergia, si intende la reattività anomala dell’organismo del soggetto allergico a particolari sostanze, che risultano innocue per la maggior parte della popolazione. L’individuo allergico, quando viene a contatto con queste sostanze, sviluppa una risposta immunitaria abnorme con produzione di anticorpi specifici (IgE)”, spiega Cristoforo Incorvaia, allergologo presso ASST Pini-CTO di Milano. “Le sostanze in grado di stimolare la reazione allergica vengono dette allergeni. Gli allergeni sono in grado di penetrare nell’organismo secondo diverse modalità: più comunemente per via inalatoria (come, per esempio, le polveri e i pollini), ma anche per via alimentare, per contatto o per via iniettiva. Tra gli allergeni più comuni ci sono sicuramente pollini e acari della polvere, e inoltre muffe, lieviti, alimenti e lattice di gomma.”
Cosa fare in caso di allergia? “Esistono diversi prodotti e farmaci da banco in grado di aiutare ad attenuare i sintomi che la reazione allergica produce, offrendo un po’ di sollievo a chi soffre di questi disturbi. La ricerca scientifica, e le biotecnologie in particolare, ci vengono in aiuto per trattare la causa stessa della malattia. La risposta si chiama immunoterapia con allergeni. Il Ministero della Salute ne riconosce le potenzialità, tanto da citare, nel Piano Nazionale delle Cronicità, ‘il ridotto utilizzo dell’Immunoterapia specifica nella prevenzione e cura dell’asma allergico’ come una possibile criticità. L’immunoterapia con allergeni rappresenta ad oggi l’unico trattamento causale delle malattie allergiche, ovvero volto ad agire sulla causa stessa della malattia. Consiste nella ripetuta somministrazione di allergeni a intervalli regolari in individui sensibilizzati per modulare la risposta immune al fine di ridurre i sintomi e la necessità di ricorrere ai farmaci sintomatici nelle malattie allergiche clinicamente conclamate e per prevenire lo sviluppo di asma e di nuove allergie.”