Primo trasporto di organi sottozero al mondo: “Un rivoluzionario trasporto transatlantico di 48 ore dona speranza nel fronteggiare le liste d’attesa”

Per la prima volta al mondo, il rene di un maiale conservato a temperature inferiori allo zero è stato trasportato con successo attraverso l’Oceano Atlantico, dimostrando che la preservazione e la conservazione degli organi, notevolmente prolungate, potrebbero diventare una realtà clinica. L’estensione del tempo di conservazione degli organi potrebbe colmare il divario tra la necessità e la disponibilità di organi, evitare interventi d’emergenza ad alto rischio e ottenere potenzialmente una corrispondenza genetica avanzata migliorando così gli esiti per i pazienti: in definitiva, eseguire più trapianti e salvare più vite.

Il prof. Gerald Brandacher, a capo di un’équipe chirurgica e di ricerca, ha asportato un rene da un maiale presso la Johns Hopkins University, Baltimora, nel Maryland, trasportandolo su un aereo commerciale attraverso l’Oceano Atlantico fino all’Università di Medicina di Innsbruck, Austria. Conservato per circa 48 ore a temperature inferiori allo zero, il rene è stato ispezionato a Innsbruck mediante un dispositivo di perfusione meccanica che ne ha dimostrato la vitalità e la funzionalità. Il team ha replicato la procedura 5 volte negli ultimi 12 mesi, con tempi di conservazione compresi tra le 48 e le 72 ore. A dimostrazione dell’efficacia di tale tecnologia, il gruppo ha eseguito un trapianto con supporto vitale in un maiale, in cui il rene ha mantenuto la normale funzionalità durante l’intero periodo di osservazione fino a 200 giorni post-trapianto, a seguito di 72 ore di conservazione sottozero in assenza di ghiaccio.

“Avere la capacità di recuperare un organo, conservarlo e trasportarlo a livello internazionale su un aereo commerciale, preservandone la vitalità e la funzionalità, è un risultato rivoluzionario per il campo dei trapianti”, dichiara Brandacher, professore di Chirurgia Traslazionale e Sperimentale dei Trapianti, vicepresidente esecutivo per la Ricerca e co-direttore del Dipartimento di Chirurgia Viscerale, dei Trapianti e Toracica, nonché direttore scientifico del Laboratorio di Ricerca sui Trapianti Daniel Swarovski, presso l’Università di Medicina di Innsbruck; è inoltre professore presso i Dipartimenti di Chirurgia e Chirurgia Plastica e Ricostruttiva della Johns Hopkins University School of Medicine, e direttore scientifico del Programma di Trapianti Ricostruttivi.

I reni sono stati conservati nella soluzione XT-ViVo® mediante il dispositivo TimeSeal®, entrambe di X-Therma. Ispirata alle proteine anti-gelo naturalmente presenti in alcune specie artiche, XT-ViVo è una soluzione non tossica per la conservazione degli organi, priva di siero e proteine, che utilizza peptoidi al fine di prevenire la formazione dannosa di cristalli di ghiaccio, consentendo la conservazione senza ghiaccio di organi a temperature inferiori a 0 °C e superiori a -20 °C; in questo modo, la temperatura si riduce e il tempo di conservazione aumenta. “Siamo lieti di condividere un’importante milestone raggiunta da X-Therma – dichiara Francesca Mongardi, project manager di LIFTT – e cogliamo l’occasione per annunciare il nostro ingresso nella Società, con la nostra partecipazione all’ultimo round di investimento.”