“Nel 2021, in crescita il fatturato delle farmacie e la farmacia dei servizi”

I prodotti venduti in farmacia nel 2021 hanno consentito di ottenere un fatturato complessivo di 24,4miliardi di euro, in crescita del 3,4% rispetto al 2020 e dell’1,5% rispetto al 2019. A renderlo noto è Iqvia, provider di dati e analisi in ambito sanitario e farmaceutico. “Il 2021 è stato un anno di ripresa per la farmacia”, dichiara Sergio Liberatore, amministratore delegato Iqvia. “L’introduzione di misure per contenere l’emergenza Covid ha generato un grande aumento di traffico in farmacia particolarmente nell’ultimo trimestre dell’anno, causando lunghe code. I farmacisti sono stati chiamati a fronteggiare l’emergenza accelerando il servizio di tamponatura. Molti esercizi sono riusciti ad attrezzarsi per proporre gli antigenici senza penalizzare le attività di vendita della farmacia, ma per i farmacisti è stato un impegno che ha richiesto tante risorse qualificate umane ed economiche. La farmacia dei servizi ha avuto una forte spinta dalla pandemia, la tamponatura ha rappresentato la prima vera prova. Inoltre, la pandemia ha dato un notevole impulso alla digitalizzazione delle farmacie italiane. Si calcola che 1 anno di pandemia è equivalso a 4 anni ‘normali’ in termini di sviluppo digitale del settore. La digitalizzazione è importante. Si tratta infatti della necessità di offrire dei servizi ai propri clienti creando un canale di dialogo e fiducia. Da ora in avanti, la competitività passerà dai servizi che il farmacista saprà dare ai propri clienti anche online.”

Secondo l’analisi, la farmacia ha risentito positivamente di una sorta di “effetto Omicron”, soprattutto con i dispositivi medici tra cui ossimetri, termometri, mascherine, kit di auto-diagnosi Covid, che ha consentito un aumento di quasi il 14% a 1,97miliardi rispetto al 2020 e di quasi il 25% rispetto al 2019. Anche le parafarmacie hanno fatturato 876milioni di euro contro gli 827milioni del 2020 (+5,9%) e gli 845 milioni del 2019 (+3,7%).