DOMANDA
“Ho 62 anni e dovrei operarmi di adenoma alla prostata. Ho interpellato vari urologi e tutti mi hanno detto che non è possibile avere garanzie sulla preservazione dell’eiaculazione in quanto, sicuramente, dopo qualsiasi intervento alla prostata, non c’è più eiaculazione anche se l’orgasmo rimane. È possibile sottoporsi a intervento senza andare incontro a questo spiacevole inconveniente?”
RISPOSTA
Una procedura che attualmente consente di conservare l’eiaculazione è la tecnica Rezum. La manovra, a secondo della grandezza dell’adenoma, prevede da 6 a 10 iniezioni, ciascuna della durata massima di 9 secondi (circa 0,42 ml di vapore acqueo, al di sotto del collo vescicale). La condensazione del vapore rilascia energia termica negli interstizi del tessuto prostatico, mentre le membrane cellulari raggiunte dal getto di vapore acqueo si denaturano, provocando la necrosi coagulativa e, quindi, la progressiva distruzione delle cellule stesse. Entro 1 mese, il tessuto prostatico viene riassorbito, riducendo il volume dell’adenoma che ostruisce l’uretra, alleviando anche inizialmente, in misura significativa, i disturbi della minzione, fino alla loro scomparsa. Il catetere vescicale va mantenuto per 5-7 giorni, ma con questa tecnica l’eiaculazione viene conservata e si possono trattare anche soggetti a rischio per problemi cardiovascolari. L’eiaculazione sarebbe conservata in quanto il collo della vescica non viene danneggiato.