Rinite allergica e Asma predispongono a COVD-19?

Al momento, rinite allergica e asma bronchiale non sembrerebbero rappresentare un fattore di rischio di sviluppare COVID-19, né forme più severe dell’infezione. I dati disponibili fanno riferimento ai pochi pubblicati in Cina in pazienti adulti ospedalizzati, quindi influenzati da possibili bias. Tuttavia, il Center for Disease Control and Prevention inserisce i pazienti con asma moderato-grave o non controllato tra le categorie a rischio di COVID-19 grave. La comunità scientifica e pediatrica attualmente raccomanda a tutti i pazienti asmatici di proseguire la terapia inalatoria prescritta.

Le indicazioni per la cura e la prevenzione dell’allergia agli acari della polvere, all’epitelio di animale o alle muffe restano ovviamente le stesse. Per quanto riguarda le allergie ai pollini di piante erbacee ed arboree si raccomanda di evitare di areare l’abitazione nei giorni ventilati e con maggiore concentrazione di pollini. Inoltre, anche se non si svolge attività outdoor, è comunque consigliabile evitare di stendere il bucato all’aperto nei periodi di maggiore diffusione pollinica. Nonostante la limitata attività outdoor, tutti i pazienti allergici devono proseguire con regolarità e costanza le terapie prescritte dal proprio allergologo.

COME PROTEGGERE I BAMBINI A CASA

È fondamentale areare le camere da letto tutti i giorni, pulire i pavimenti con aspirapolveri con filtro HEPA, rivolgendo una cura particolare e quotidiana ad eventuali tappeti su cui i bambini giocano. Tuttavia, sarebbe preferibile mettere da parte tende e tappeti. È importante sanificare quotidianamente i pavimenti e le superfici di bagno e cucina, utilizzando detergenti e disinfettanti a base di cloro o alcol. Inoltre, è raccomandabile prestare cura nella preparazione dei cibi, lavando le mani prima e dopo la loro preparazione. Due norme fondamentali: il lavaggio frequente delle mani ed evitare l’esposizione al fumo passivo.

PIANTE, MEGLIO EVITARE?

È indispensabile conoscere l’allergene responsabile dei sintomi allergici, per cui è raccomandabile la valutazione del calendario pollinico. Per quanto possibile, sarebbe consigliabile evitare l’esposizione ai pollini delle piante responsabili dei sintomi allergici. Pertanto, è consigliabile evitare di coltivare su balconi e terrazzi tutte quelle piante che rilasciano i pollini a cui si è allergici.