Generalmente la steatosi epatica è frequente nei soggetti diabetici, ma è possibile che il diabete insorga nei soggetti con steatosi epatica quando assumono anche minime quantità di alcolici, come sostengono alcuni ricercatori cinesi. In particolare, secondo il dott. Chengfu Xu, della Zhejiang University di Ningbo, che ha coordinato lo studio nei soggetti con steatosi epatica non alcolica, il consumo di quantità lievi-moderate di alcolici è connesso a un incremento del rischio di diabete di tipo 2. Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno analizzato i dati di 7.079 pazienti cinesi. Dall’analisi si è evinto che i soggetti con steatosi epatica non alcolica non dovrebbero comunque assumere alcolici in quantità lievi-moderate allo scopo di tentare di ridurre il rischio di diabete poiché, a svilupparsi, sarebbe proprio questo tipo di malattia. Inoltre, nei soggetti con steatosi epatica non alcolica, se anche un consumo limitato di alcolici potesse essere associato a un maggior rischio di sviluppo futuro del diabete, dall’altro sicuramente danneggerebbe proprio il fegato in quanto la steatosi epatica non alcolica abbraccia un ampio spettro di danni epatici, che varia dalla semplice steatosi alla steatoepatite alla fibrosi avanzata così come anche alla cirrosi. Tuttavia, presentando l’ecografia una sensibilità molto scarsa nella distinzione della gravità della patologia epatica, all’interno del gruppo di pazienti con steatosi epatica sin dall’inizio nello studio non figura alcuna differenza in termini di patologia epatica. Occorre invece calcolare il potenziale di danno per gli effetti deleteri del consumo di alcolici.
La steatosi epatica è caratterizzata da un accumulo di grasso nelle cellule epatiche a causa di una alimentazione troppo ricca di calorie. In condizioni normali il fegato contiene grasso, ma quando questo supera del 10% del peso del fegato, allora si dice che il fegato è “grasso” e si possono verificare serie complicanze. I danni della steatosi non alcolica possono variare dalla semplice steatosi alla steatoepatite, per arrivare alla fibrosi avanzata o alla cirrosi. Il fegato grasso ha maggiori probabilità di svilupparsi in presenza di condizioni pre-patologiche o patologiche quali obesità, diabete o ipertrigliceridemia. L’articolo è stato pubblicato sull’American Journal of Gastroenterology online 2020.