Bere 2 o più tazze di caffè al giorno può raddoppiare il rischio di morte per malattia cardiovascolare tra le persone con ipertensione grave, ovvero con una pressione sanguigna oltre i 160/100 mmHg. È quanto sostiene uno studio condotto da ricercatori del National Center for Global Health and Medicine di Tokyo. Al contrario, 1 tazza di caffè al giorno o il consumo quotidiano di tè verde non aumenterebbero il rischio. Per arrivare a queste conclusioni, gli studiosi hanno osservato più di 6.750 uomini e 12mila donne di età compresa tra 40 e 79 anni. Tutti i soggetti erano stati arruolati dal Japan Collaborative Cohort Study for Evaluation of Cancer Risk. Lo studio prospettico, avviato tra il 1988 e il 1990, prevedeva la compilazione di questionari su stile di vita, dieta, anamnesi e l’esecuzione di alcuni esami ematochimici.
Durante i 19 anni di osservazione sono stati registrati 842 decessi per cause correlate a malattie cardiovascolari. In tutti l’analisi dei questionari su stili di vita hanno evidenziato che il consumo di 2 o più tazze di caffè al giorno era associato a un raddoppio del rischio di morte per malattia cardiovascolare tra chi aveva una pressione pari a o superiore a 160/100 mm Hg. Tuttavia, dall’analisi dei dati dello studio giapponese, emerge anche che i consumatori di più di 2 tazzine di caffè al giorno erano anche fumatori, bevitori e avevano livelli di colesterolo più alti, tutti fattori di rischio che possono contribuire all’evento cardiovascolare.