Anche quest’anno, Fondazione Prometeus organizza una Cena di Gala in favore delle donne con tumore al seno, il 07 giugno 2024, dalle ore 19:30, presso la storica Corsia delle Donne dell’Ospedale San Giovanni – Addolorata, dal titolo Un Valzer per la Ricerca – Eleganza in Movimento nella Corsia delle Donne. La scelta di una struttura ospedaliera tra le più antiche in Italia, nell’altrettanto antica Corsia delle Donne, con il suo significato anche simbolico per la salute femminile, intende trasformare un luogo di cura in un luogo di rinascita. Non solo una cena, dunque, ma un evento di testimonianze sulle attività della Fondazione, condotto da Giglia Marra e Patrizio Paciullo, con Ilaria D’Amico come madrina, e accompagnato da uno spettacolo di danze di tradizione ottocentesca e da una performance in movimento dove a ballare saranno proprio le pazienti afferenti al Centro di Senologia dell’A.O. San Giovanni – Addolorata.
Occasione, l’evento, per conoscere meglio il lavoro e le attività della Fondazione: “23 anni di impegno massimo per sostenere un miglioramento dei servizi e soprattutto della qualità della vita in campo oncologico in favore delle donne affette da cancro della mammella”, si legge in un comunicato della Fondazione. “[…] Ad esempio, attraverso il supporto ai Centri di Senologia, con i finanziamenti di Borse di Studio per ricercatori o con progetti specifici per garantire una psico-oncologa o una genetista nei Centri di Senologia; con innumerevoli iniziative di sensibilizzazione, anche per le donne con tumore al seno metastatico e con un occhio particolare alla qualità di vita di ogni paziente. La Fondazione Prometeus – prosegue la nota – è stata la prima in Italia ad organizzare la Banca della Parrucca, e fino ad oggi centinaia di donne hanno beneficiato di questo servizio, con un risparmio sociale di oltre 500mila euro. Inoltre, con corsi di trucco per donne che devono intraprendere una chemioterapia, iniziati più di 15 anni fa, e con molte altre iniziative tra cui corsi di reiki, di riflessologia plantare, di teatro e di arti espressive, di visite a monumenti artistici e di mindfullness.”
“Ma per chi parteciperà alla serata del 7 giugno, e per chi la racconterà, l’occasione – conclude il comunicato – sarà soprattutto quella di condividere la speranza delle pazienti in un futuro prossimo di cure, con il termine ‘cura’ olisticamente inteso, sempre più efficaci.”