Eseguito per la prima volta in Italia un intervento di autotrapianto di tessuto adiposo crioconservato presso l’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma, di GVM Care & Research. L’équipe, guidata dal dott. Damiano Tambasco, responsabile della Chirurgia plastica presso la Struttura, ha effettuato l’intervento lo scorso 04 aprile 2024 su una paziente che soffriva di ipoplasia del gluteo (condizione in cui un tessuto o un organo non si sviluppa, o non si sviluppa completamente) e presentava sul viso una serie di cicatrici molto evidenti causa di forti disagi. “Abbiamo applicato una tecnologia innovativa con notevoli vantaggi”, dichiara Tambasco. “Partendo dalla crioconservazione di tessuto adiposo estratto attraverso una liposuzione, siamo in grado successivamente, al momento del bisogno, di intervenire in maniera mininvasiva attraverso piccolissime cannule ed effettuare delle infiltrazioni di grasso assolutamente biocompatibile nelle sedi ipoplasiche e cicatriziali. Il tessuto adiposo autologo rappresenta il miglior filler […] perché è un riempitivo completamente naturale che non ha effetti collaterali, ma solo benefici. Inoltre, con questa metodica, sono possibili infiltrazioni multiple, massimizzando così risultati e attecchimento rispetto ad un unico innesto di grossi volumi.”
Lo stesso dott. Tambasco è stato coinvolto già nella fase di messa a punto dei protocolli di applicazione di questa tecnologia e a giugno 2023 anche per il prelievo del grasso autologo di alcune pazienti candidate all’intervento. La scelta per il primo impiego clinico è ricaduta sull’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma, Centro con una media di 150 interventi di autotrapianto adiposo l’anno: “Abbiamo sviluppato grande competenza tecnica nel prelievo di grasso di elevata qualità senza ledere la vitalità degli adipociti”, afferma. “La tecnologia di crioconservazione diviene cruciale per far sì che questa vitalità venga mantenuta nel tempo e sia presente anche al momento dello scongelamento, consentendo così una maggiore capacità di attecchimento.”
Il trapianto di grasso è una procedura potrebbe trovare sempre più opportunità di applicazione, per esempio, per: esiti di eventi traumatici; patologie malformative che possono evidenziarsi già in epoca pediatrica e adolescenziale; asimmetrie; ricostruzioni mammarie; interventi post-terapie oncologiche; nei pazienti anziani, a seguito di esiti da decubiti, osteomielite, ferite difficili. Frutto del brevetto della start-up emiliana Lipobank, la tecnologia è oggetto di una partnership pubblico-privata con la Banca della Cute della Regione Emilia-Romagna, dove è possibile crioconservare il tessuto adiposo