
Un importantissimo traguardo per l’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma nel trattamento dei tumori della prostata: il Percorso Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale (PDTA) per questa neoplasia ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001:2015 dall’Ente Internazionale Bureau Veritas, nell’ambito di un progetto reso possibile grazie al sostegno incondizionato di Astellas. Con questo programma di certificazione, l’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata, riferimento regionale per l’Oncologia, si propone sempre più come punto di attrazione per la gestione ed il più efficace trattamento del paziente oncologico e, nel caso specifico, del paziente affetto da neoplasie prostatiche che rappresentano tumori molto frequenti tra gli over60. Obiettivo del PDTA è assicurare al paziente una presa in carico rapida, efficace ed efficiente, tale da garantirgli un’offerta ampia ed innovativa di opportunità diagnostiche, terapeutiche ed assistenziali secondo le più recenti Linee guida internazionali.
“Siamo orgogliosi di questa prestigiosa certificazione internazionale riconosciuta al nostro PDTA del tumore prostatico, frutto di un efficace e integrato lavoro di squadra”, dichiara Tiziana Frittelli, direttore generale AO San Giovanni Addolorata. “Ringraziamo i nostri professionisti per questo fondamentale traguardo, che non è certo un punto d’arrivo ma un tendere costante e continuo verso il miglioramento della qualità di un servizio sempre più a misura di paziente.”
“Il processo che ha portato alla certificazione di qualità è partito nel lontano 2008 con una riorganizzazione complessiva delle prestazioni per i pazienti con tumore della prostata”, spiega Gianluca D’Elia, direttore Urologia Dipartimento Chirurgia AO San Giovanni Addolorata. “Oggi avviene l’ufficializzazione di questo percorso che assume quindi una cifra e un valore aggiunto che danno prestigio alla nostra Azienda, una tappa molto importante anche perché la certificazione è internazionale e l’utente che si presenta da noi è sicuro di ricevere prestazioni di alta qualità”, dichiara D’Elia. “Nella nostra Azienda vediamo almeno 600 nuovi casi di tumore prostatico all’anno; di questi circa la metà riceve un trattamento chirurgico, che si avvale della chirurgia robotica più avanzata e poco invasiva con migliori risultati a medio e lungo termine. La certificazione ISO del percorso diagnostico-terapeutico del tumore prostatico ci aiuta anche a fronteggiare meglio la criticità legata alle ondate pandemiche da COVID-19. Il carcinoma della prostata è un tumore molto frequente e subdolo che per fortuna riusciamo a diagnosticare sempre più precocemente. Nel PDTA del tumore prostatico sono coinvolte diverse figure professionali: urologi, oncologi, radioterapisti e importanti figure professionali infermieristiche. L’urologo – conclude – è la figura centrale che si fa carico della parte diagnostica e chirurgica attraverso scelte sempre condivise con la squadra multidisciplinare.”