
Dopo 45 anni dall’approvazione della legge Basaglia, si discute ancora sulle modalità della sua attuazione e sullo stigma sociale legato alla malattia mentale, purtroppo ancora presente. Il tema è stato affrontato dagli ospiti della prima puntata di Principi Attivi, ciclo di eventi promossi da Boehringer Ingelheim Italia per affrontare alcune tra le priorità più impellenti di Salute Pubblica, a partire dai fondamenti legislativi fino all’impatto sui pazienti, le famiglie e la società, svoltasi nei giorni scorsi a Roma, presso Palazzo Santa Chiara. “Attraverso il format Principi Attivi, vogliamo parlare di alcune tra le più urgenti sfide sanitarie, per incentivare un dibattito che metta a confronto prospettive ed esperienze diverse”, dichiara in apertura dell’evento Morena Sangiovanni, presidente del Gruppo Boehringer Ingelheim Italia. “Inauguriamo questo ciclo di eventi con un tema complesso come la gestione della malattia mentale. La Legge Basaglia ha restituito dignità e diritti alle persone con fragilità mentali, ma a 45 anni dalla sua approvazione sono ancora tante le sfide aperte: dalla solitudine dei pazienti e delle loro famiglie, al sempre più forte bisogno di una presa in carico e di risposte terapeutiche efficaci. Questo è il punto di partenza della discussione di oggi che, mi auguro, porterà ispirazione per nuove proposte da concretizzare insieme.”
Primo appuntamento è stato l’incontro La Salute Mentale a 45 Anni dalla Legge Basaglia. Sul fronte della ricerca e dello sviluppo di nuove terapie si sta investendo molto sulla salute mentale, ma resta imprescindibile la necessità di un sistema di presa in carico efficace, raggiungibile attraverso la costruzione di una rete tra interlocutori diversi e complementari: “Ad oggi sono in sviluppo 1.600 farmaci e il 70% delle terapie digitali per la salute mentale”, dichiara Carlo Riccini, vicedirettore generale e direttore del Centro Studi Farmindustria. “Questi dati dimostrano l’impegno della ricerca dell’industria farmaceutica in questo ambito. Al fine di renderlo ancora più efficace servono nuovi modelli di presa in carico più aderenti alle necessità delle persone e dei loro caregiver. Per questo è fondamentale lavorare in sinergia, unendo gli sforzi di industria, Istituzioni ed enti pubblici, perché la partnership è lo strumento più efficace per vincere le sfide e trovare soluzioni concrete.”