
È un giudizio ancora sostanzialmente positivo quello espresso dagli Italiani sul Servizio Sanitario Nazionale; perde però punti la valutazione dell’eccellenza e, al contempo, emergono segnali di insoddisfazione per i lunghi tempi di attesa e la carenza di personale medico e sanitario. Il 46% è soddisfatto dell’offerta sanitaria, ma ritiene che il servizio pubblico meriti un potenziamento. Valori come sanità pubblica, ricerca e innovazione vanno sostenuti da robusti finanziamenti, capaci di generare crescita economica e sviluppo. La Politica e le Istituzioni sono pronte a dare soluzioni fattibili e sostenibili al Paese e ai cittadini? Attraverso quali strategie e visione si possono coniugare domanda di salute, Ricerca & Sviluppo, accesso equo all’innovatività e un ecosistema-Paese propositivo e attrattivo? È su questi temi ‘caldi’ che si sono confrontati rappresentanti del mondo politico-istituzionale e accademico, esperti della comunità medico-scientifica e Associazioni dei pazienti, in occasione del VII Inventing for Life Health Summit, dedicato ancora una volta al tema Investing for Life: la Salute Conta!, organizzato da MSD Italia. “Per la salute globale quello che viviamo oggi è un momento importante”, dichiara Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato MSD Italia. “La Sanità rappresenta una questione nevralgica da affrontare in maniera sinergica per ridisegnare il futuro del nostro Paese e preservare un Servizio Sanitario Nazionale universalistico di valore come il nostro. La chiave di volta è l’innovazione, frutto di un’intensa e ingente attività di Ricerca&Sviluppo di cui realtà come MSD si fanno promotrici. Siamo parte – prosegue – di un comparto farmaceutico che eccelle nel mondo, siamo l’unico settore manifatturiero in crescita e tra i primi per import ed export, con le nostre attività incidiamo positivamente sul Pil nazionale. Siamo un’eccellenza da preservare e sostenere perché volàno della crescita economica italiana per cui necessitiamo di interventi mirati. Pertanto, una riforma sistemica che incentivi gli investimenti, supporti la Ricerca e premi l’innovazione si configura come l’unica soluzione per garantire un accesso alle cure equo ed efficiente per porre davvero al centro i Pazienti e i loro bisogni. Il recente incremento del Fondo Sanitario e le nuove regole per il Fondo Farmaci Innovativi rappresentano un ulteriore passo nella direzione desiderata, ma è fondamentale adottare misure strutturali e costruire una visione strategica a lungo termine”, afferma ancora. “L’Italia deve puntare a diventare hub di riferimento per l’innovazione in campo sanitario e attrarre investimenti per la ricerca clinica nel nostro Paese con adeguati incentivi. L’Italia ha inoltre l’opportunità di guidare, a livello europeo, un ripensamento dei criteri contabili affinché voci strategiche come l’immunizzazione non siano più trattate come spesa corrente, ma vengano riconosciute come un investimento e detratte dal calcolo deficit/PIL”, sostiene. “Possediamo le risorse, le competenze e il know-how per ritagliarci un ruolo da protagonisti. È fondamentale avere il coraggio di compiere oggi le scelte giuste per trasformare queste potenzialità in un vantaggio concreto per la Salute dei cittadini e per il futuro del Paese e dell’Europa.”
“La salute è una priorità dei cittadini e di questo Governo”, dichiara il ministro della Salute, Orazio Schillaci. “In linea con le aspettative dei cittadini, stiamo puntando in maniera incisiva sulle liste d’attesa per consentire alle persone di accedere alle prestazioni nei tempi giusti. Grazie agli strumenti legislativi messi in campo si osservano già i primi risultati in diverse realtà regionali: c’è un cambiamento in corso che diventerà sempre più forte ed è importante che tutti facciano la propria parte. Inoltre, stiamo investendo nel rafforzamento del territorio e nel potenziamento della Sanità digitale e delle nuove tecnologie per migliorare l’assistenza e alleggerire la pressione sugli Ospedali. In questo scenario è cruciale il ruolo della prevenzione, l’investimento più prezioso per la salute dei cittadini e per la sostenibilità del servizio sanitario nazionale.”
I dati del sondaggio IPSOS Priorità e Aspettative degli Italiani per un Nuovo Ssn mostrano che la Salute e la Sanità restano saldamente al comando delle priorità e vedono una crescita del +5% rispetto al 2023: il 74% della quota di Italiani considera queste 2 aree come prioritarie nell’Agenda politica del Governo e ritiene siano quelle sulle quali è necessario investire di più e più urgentemente, con un’attenzione speciale a liste d’attesa per esami diagnostici e prime visite, e carenza di personale medico e sanitario. Gli Italiani sono convinti che la spesa sanitaria pubblica nel nostro Paese sia al di sotto della media europea e, per quanto soddisfatti, ritengono sia necessario aumentare il finanziamento essendo la Sanità pubblica una priorità strategica. Eppure, 1 Italiano su 3 si aspetta che nulla cambierà. Per ciò che riguarda invece l’erogazione dei servizi, il Paese appare spaccato e presenta un forte divario regionale con il 78% dei cittadini (era il 73% nel 2023) a ritenere che l’art. 32 non venga rispettato pienamente, salvo in alcune Regioni.