“Per la prima volta al mondo, il 05 novembre (2024, ndr) nelle Sale operatorie della San Michele è stato effettuato un intervento di microchirurgia robotica con metodica dissettiva sulla ghiandola parotide con il sistema robotico Symani, ad oggi utilizzato solo per le tecniche ricostruttive per le anastomosi vascolari. Primo operatore, il dott. Vito Del Deo”, dichiara il dott. Crescenzo Barletta, presidente del Cda della Casa di Cura San Michele di Maddaloni (CE). “Si è trattato di un evento live, prima assoluta – spiega la Struttura – nell’ambito della robotica microscopica con metodica dissettiva, con la partecipazione di esperti internazionali sia in presenza che in videocollegamento, impegnati in un’operazione di chirurgia testa-collo in campo oncologico ricorrendo a una tecnologia tra le più sofisticate e innovative. I chirurghi […] hanno usato il robot Symani per un intervento finalizzato a salvare il nervo facciale di un paziente con un tumore della parotide, la ghiandola salivare che purtroppo sempre più frequentemente è interessata da neoplasia.”
“Oggi Symani, un sistema robotico per microchirurgia made in Italy’, è usato in 15 Strutture ospedaliere in Europa e in 4 in Italia, ma noi siamo stati i primi a usarlo nella chirurgia oncologica testa-collo con metodica dissettiva con l’intento di liberare il nervo facciale dal tessuto tumorale della ghiandola parotide, minimizzando l’insulto chirurgico al nervo stesso, ottimizzando e velocizzando la ripresa funzionale della mimica facciale”, afferma il prof. Vito Del Deo, responsabile della Chirurgia Maxillo-Facciale della San Michele, docente di Anatomia Clinica Testa-Collo al Corso di Laurea in Medicina in lingua Inglese dell’Università Cattolica di Roma e presso la Facoltà di Medicina dell’Università del Maryland USA. “Sono risultate evidenti, così, le capacità multivalenti del Symani che, a vantaggio del paziente, esprime abilità chirurgica a 360° con applicazioni microricostruttive e microdissettive nel rispetto ottimale delle strutture anatomiche più nobili.”
“L’evento – afferma ancora Del Deo – è imperniato sulle potenzialità della chirurgia robotica con applicativo microchirurgico, da non confondere con l’approccio mininvasivo. Infatti il termine microchirurgico indica l’esecuzione di una metodica in visione ultra-amplificata con l’intento di ridurre i rischi di lesione, correlati alla manipolazione chirurgica, di tessuti e di strutture anatomiche; mentre il termine mininvasivo indica l’esecuzione di una incisione chirurgica ridotta al minimo. Con questo intervento abbiamo messo in risalto le potenzialità del Symani nella metodica dissettiva smussa, utilizzando strumenti microscopici roboticamente assistiti invece dei classici strumenti in manovra macroscopica. Ad oggi, l’applicazione ordinaria del Symani è già riconosciuta e affermata in chirurgia ricostruttiva per l’esecuzione di anastomosi microvascolari (collegamenti tra piccolissime arterie e vene) per il trasferimento di lembi (tessuti da trasferire e trapiantare per ricostruire aree asportate), ma abbiamo dimostrato che il Symani può essere utilizzato anche nelle metodiche dissettive.”
Ad alternarsi con Del Deo durante le varie fasi robotiche, il prof. Henning Wieker, dell’Università di Kiel, Germania, esperto del Symani con finalità ricostruttive in campo oncologico maxillo-facciale. “Siamo orgogliosi di essere parte della Rete Oncologica, un passo importante per garantire cure sempre più efficaci e umane ai pazienti”, afferma il Presidente della Struttura convenzionata a valenza ospedaliera, da 3 anni in Rete oncologica regionale anche per il trattamento chirurgico delle malattie oncologiche del distretto facciale, cavo orale e collo. “Possiamo certamente esprimere la nostra soddisfazione per il contributo che diamo nell’abbattimento delle liste d’attesa, perché ogni paziente, soprattutto se oncologico, merita trattamenti tempestivi e di qualità.”