Descrivere e valorizzare l’importanza delle diverse professionalità e della multidisciplinarità all’interno della rete oncologica, evidenziando come la collaborazione tra professionisti di settori differenti sia fondamentale per offrire una cura completa e personalizzata ai pazienti affetti da patologie oncologiche. Questo lo scopo del convegno La Rete Oncologica del Lazio e il Ruolo delle Professioni, in programma giovedì 21 dicembre 2023, dalle ore 15:00, presso il Palazzo della Regione Lazio, promosso dall’Istituto Internazionale Scienze Mediche, Antropologiche e Sociali IISMAS, con il patrocinio di Regione Lazio e con il contributo non condizionante di Daiichi-Sankyo e Roche. L’Oncologia è un campo in continua evoluzione, richiedendo un approccio integrato per affrontare le sfide complesse che ogni caso clinico presenta, si legge in un comunicato. Diverse le figure professionali – Medici, Infermieri, Radioterapisti, Farmacisti, Biologi, Psicologi e professionisti del supporto palliativo – chiamate a contribuire attraverso le proprie competenze a garantire un trattamento olistico e mirato. La cura oncologica va oltre il trattamento della malattia stessa, spiegano gli organizzatori. È cruciale considerare il paziente nella sua interezza, tenendo conto degli aspetti fisici, psicologici, sociali ed emotivi. La collaborazione tra professionisti di diversi settori consente di creare un piano di cura personalizzato che risponde alle specifiche esigenze di ogni individuo.
La condivisione di conoscenze, esperienze e risultati contribuisce a sviluppare nuove terapie, protocolli di trattamento e approcci innovativi che migliorano l’efficacia delle cure e la qualità della vita dei pazienti. La creazione di una rete oncologica efficiente è fondamentale per assicurare che le informazioni e le competenze circolino in modo fluido tra i vari professionisti e le strutture sanitarie. Un coordinamento efficace garantisce una minore mobilità dei pazienti e tempestività nelle decisioni terapeutiche, riducendo il tempo di attesa e ottimizzando le risorse disponibili e l’efficacia terapeutica. La rete oncologica agisce come un sistema integrato in cui professionisti di diverse specialità, strutture sanitarie e organizzazioni lavorano insieme per garantire un coordinamento senza soluzione di continuità nelle fasi di diagnosi, trattamento e follow-up.
Una rete ben sviluppata, continuano i promotori dell’incontro, crea un accesso universale alle risorse diagnostiche, terapeutiche e di supporto. I pazienti beneficiano così di una vasta gamma di competenze, attrezzature e trattamenti disponibili in diverse strutture, garantendo loro la migliore possibilità di successo nella lotta contro la malattia. Solo attraverso una connettività solida e una collaborazione efficace tra professionisti e strutture sarà possibile affrontare le sfide complesse della malattia oncologica, garantendo ai pazienti il più alto standard di cura possibile.
Dopo i saluti delle Autorità (prevista la presenza del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca), diversi gli interventi che si susseguiranno al convegno, moderato da Aldo Morrone, direttore scientifico dell’Istituto Internazionale Scienze Mediche, Antropologiche e Sociali IISMAS, professore Università UniCamillus, e Antonio Cristaudo, già Direttore Dipartimento Dermatologia Clinica IRCCS IFO Istituto San Gallicano: tra questi, Carlo Garufi, direttore UOC di Oncologia, Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini; Claudio Pisanelli, referente nazionale SIFO; Claudio O. Buonomo, responsabile UOS di Chirurgia Senologica, Policlinico Tor Vergata; Emilia Migliano, responsabile UOSD Chirurgia Plastica ad indirizzo Dermatologico e Rigenerativo, IRCCS IFO San Gallicano; Emilio Bria, coordinatore AIOM Lazio – Associazione Italiana di Oncologia Medica; Enrico Vizza, direttore Dipartimento Clinica e Ricerca Oncologica, IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena; Ermete Gallo, direttore Sanitario Aziendale IRCCS Istituti Fisioterapici Ospitalieri; Fabio Calabrò, direttore Oncologia Medica, IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena; Federico Cappuzzo, direttore Oncologia Medica 2, IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena; Francesco Facciolo, direttore Divisione di Chirurgia Toracica, IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena; Francesco S. Mennini, docente di Economia Politica ed Economia Sanitaria, Università degli studi di Roma Tor Vergata; Giovanni Blandino, direttore UOSD Oncogenomica ed Epigenetica, IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena; Massimo Zeuli, Clinical Trials Center – Istituti Fisioterapici Ospitalieri; Paolo Marchetti, presidente Fondazione per la Medicina Personalizzata FMP; Roberta Di Turi, farmacista dirigente Asl Roma 3; Roberto Biagini, direttore UOC Ortopedia Oncologica, IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena; Vittorio Donato, direttore scientifico Gruppo INI, già direttore Radioterapia Ospedale San Camillo Forlanini; Maria Luisa Appetecchia, direttrice di Struttura UO Endocrinologia Oncologica IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena; Andrea Mengarelli, responsabile UOSD Ematologia, IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena; Mauro Caterino, responsabile UO Radiologia, IRCCS IFO San Gallicano; Giuseppe Navanteri, responsabile Ingegneria Clinica e Tecnologie e Sistemi Informatici IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena. In chiusura, prevista una Tavola Rotonda, con Claudio Pisanelli, Emilio Bria, Monica Forchetta, Valentina Liberatore e rappresentanti delle Associazioni dei pazienti.